Se devo dare un colpevole a questa situazione penso di poter concordare con Blasquez che il colpevole sia Spors.
Il mio terrore in estate, concretizzato puntualmente perché se una cosa può andare male col Genoa sicuramente lo fa, era che il Genoa si trovasse ad uscire da quei 14-15 titolari prima di aver imbroccato la via delle partite che contano relativamente.
Quello che Spors non ha capito in 3 anni di Italia è che qui i giovani non giocano se non in piccole dosi e quando gli allenatori sono relativamente tranquilli che non facciano danni è che in serie A si gioca un calcio estremamente tattico ed estremamente ragionato e non ti puoi permettere di regalare la distrazione di un giovane.
In Germania funziona, probabilmente anche per un percorso diverso non discuto, che se ti si spacca Messias gioca Romano. No problema.
Qui Romano ma anche lo stesso Accornero non li puoi proprio proporre.
La risposta sono, essenzialmente, le seconde squadre: cioé tenere in casa i tuoi talenti, farli giocare nei campionati pro/semi pro ma nelle tue strutture, coi tuoi allenatori e con il tuo livello di conoscenza che non è quello del Poggibonsi, con tutto il rispetto. La Juventus, ma vedrete a tendere anche Milan e Atalanta, sono la risposta pratica a questo problema.
Altrettanto Roma e Inter che in proporzione sfornano molti più talenti grezzi, fanno estremamente più fatica a tradurli in giocatori utili alla prima squadra: perché ti basta sbagliare un prestito e sei fottuto.
Accornero, forte o scarso che sia in termini assoluti, lo scorso anno è andato a fare l'esterno del 4-3-3 nel Pescara di Zeman, praticamente l'università degli esterni offensivi nel 4-3-3: si è infortunato e sfiga, ma soprattutto Zeman non lo ha praticamente mai avuto per i problemi di salute del boemo, morale invece di essere una stagione in cui poteva potenzialmente spaccare tutto ha fatto intravvedere che il talento c'è ma senza spaccare tutto.
Avessi avuto il Genoa 'B' allenato da Konko in Lega Pro, sarebbe stato più facile e lui più pronto.
Chiudo la divagazione per dire: io per questo concordo con Blasquez, ci credo che a Genova avessero idea di prendere una punta e un trequarti per allargare le rotazioni in quella zona di campo e togliersi qualche difficoltà.
E ci credo che Spors abbia detto ma vi potete arrangiare con Ekhator e Accornero. In Italia difficile e che Ekhator mi pare abbia assorbito il salto coi grandi oltre ogni aspettativa.
Chiaramente in uno scenario da fine impero con la società in dismissione, le liti tra capponi di Renzo e anche una gestione temporale delle operazioni che ha sfiduciato la squadra che poi in questo momento mi sembra il problema principale e più grosso.
Detto questo vengo al campo.
Il Genoa di Gilardino nel suo biennio con Gudmunsson e Martinez: aveva l'idea di difendere con un blocco basso, con alcuni trigger di ri-aggressione feroce sia nell'ultimo terzo di campo che nella nostra metà campo, avendo come idea di base 2 concetti:
1) obbligare le squadre a cercare gli esterni;
2) provare con le ri-aggressioni feroci a fare un break e scatenarsi in contropiede;
A questi 2 concetti in fase di non possesso palla ne univa essenzialmente 1 in fase di possesso: muovere il pallone, sfruttando anche Martinez, e gli uomini, sfruttando l'intelligenza tattica estrema dei centrocampisti(non per caso faticavano molto sia Sturaro che Thorsby ma anche Kutlu) per mettere Gudmunsson in condizione di ricevere e scatenare la sua percussione centrale.
Nel girone di ritorno questo tipo di giocata veniva spesso sfruttata come esca: gli avversari marcavano Gudmunsson a uomo provocando nei loro sistemi degli scompensi dentro i quali si inserivano altri elementi.
Digressione: il fatto che in Europa si giochi in maniera così estrema a uomo, idea e concetto copiati da Gasperini, probabilmente in un prossimo futuro verrà soppiantata dal ritorno alla zona pura che è uno dei motivi per cui io penso che Gilardino nei suoi concetti sia molto meno scarso di quel che lo fate, l'idea di riportare velocemente la squadra sotto palla permette di non dover giocare in maniera estremamente orientata all'uomo.
Perché dico che verranno soppiantati, per il problema Gudmunsson: di fatto in questo momento per mitigare il successo delle marcature uomo su uomo a tutto campo muovono gli effettivi(vedi Simone Inzaghi) o creano delle esche che scompensano le squadre avversarie e sei sempre chiamato a correggere il tuo posizionamento difensivo col risultato che quando sbagli l'accoppiamento gli altri segnano.
Fatta la tara allo sport diverso: è come a basket, o tu fai una squadra in cui anche il play può marcare il centro, o non puoi andare sempre al cambio 1vs1.
Per cui può avere successo l'idea di Gilardino ti presso in determinate condizioni in modo da rimettermi con gli effettivi sotto la linea del pallone e poi a quel punto non esiste più lo scambio.
Perdendo Gudmunsson e Martinez, Gilardino aveva idea di tenere i concetti nella fase difensiva(cosa che gli riesce discretamente bene finché non va in svantaggio) ma di cambiare in fase offensiva: in fase di possesso costruito lo sfogo che cerchi è il cross oppure provi a crearti la seconda palla lanci lungo sulla punta che duella col difensore e si crea il buco tra centrocampo e difesa in cui si butta dentro forte il tuo centrocampista: Messias ha quel tipo di caratteristica.
E il tuo reparto offensivo è anche piuttosto logico rispetto al tipo di richieste: Pinamonti e Vitinha sono 2 calciatori, virtualmente, bravi nel gioco aereo ma non statici come può essere Djuric.
Per cui nell'idea: quando hai la palla provi a uscire sulla testa di Pinamonti e\o di Vitinha, torno all'esempio del secondo goal dell'Atalanta, Pinamonti è correttamente largo, correttamente Zanoli lo cerca lungo la linea, il corto circuito è che Zanoli lo cerca 10 metri indietro mentre Pinamonti si aspetta la palla per scappare via(se non sbaglio nella palla che Pasalic controlla facile è proprio girato di schiena oltre che essere nettamente più avanti di dove arriva il pallone).
Io non so se sia un problema di feeling tra Zanoli e Pinamonti o di lettura della situazione da parte di uno dei due ma a Pegli è preparato tutto ragionevolmente.
Tra l'altro è un cortocircuito che più di un paio di volte ho visto anche tra Martin e Vitinha: l'idea che mi sono fatto è che il problema sia questo Vitinha e Pinamonti inizialmente provano a venire incontro per provare la spizzata o la difesa del pallone in modo da far risalire la squadra se però perdono il duello sistematicamente, la richiesta di Gilardino è venire incontro e scappare via per la palla lunga. Questa seconda parte alla fase difensiva non mi pare sia arrivata, non capisco il motivo: non so se è un problema di oliare questi concetti o se è un problema che andando in difficoltà non usano più la testa.
Tornando al discorso della lavagna: se tu hai un centrocampo in cui l'unico palleggiatore è Badelji non importa che giochi contro una squadra di bassa B, è concettualmente giusto che il possesso palla lo lasci a loro, a livello teorico non c'è niente di sbagliato. Poi bisogna analizzare perché nella pratica non sei riuscito con frequenza a rubare palla e ripartire e a garantirti la chiusura delle linee di passaggio.
Pancia a terra qualcosa non funziona, probabilmente più nella testa dei calciatori che non nei concetti.
Torno al derby: nel secondo tempo la Sampdoria non ha mai tirato in porta, mai, fino al goal.
Probabilmente perché i giocatori col vantaggio si sono tranquillizzati e sono riusciti a eseguire il piano di gioco programmato almeno nella parte di mascherare le trame di gioco avversarie e obbligarli al cross che era palla nostra per definizione. Motivo per cui, l'errore esiziale di Gilardino è stato togliere Badelji.
Badelji e Bohinen sono 2 giocatori apparentemente uguali(fanno lo stesso ruolo, sono entrambi piuttosto lenti) ma molto diversi: Badelji ha 2 caratteristiche uniche rischia tanto la giocata e quindi ruba dei tempi di gioco, fondamentale per una squadra che vuole giocare sulle ripartenze, e ha una capacità di lettura del gioco in fase di non possesso che è semplicemente straordinaria: finché gli girano le gambe è su tutte le tracce e ha una sensibilità nel pressing che è dote rara. Gilardino in sua assenza faceva giocare più spesso e più volentieri Malinovsky perché ha minor capacità di lettura ma più forza fisica e quindi quasi uguale efficacia in fase difensiva, ma uguale se non superiore capacità di fare la giocata rischiosa per creare le condizioni di superiorità numerica e quindi l'azione pericolosa.
Il Bohinen visto ieri va bene per qualcuno che gli chieda di muovere il pallone sempre facile e sempre vicino sfruttando poi le catene e i triangoli per uscire dalle situazioni difficili. Dopo 10 mesi ho idea che non ci sia molto altro.
Difficile dire quali sono le soluzioni in generale: il secondo goal della Juve dice che se alzi il pressing in mezzo al campo hai un problema di passo.
Badelji e Bohinen se sono dietro la linea del pallone non tornano in posizione mai più.
Bani è forte se ti porta in area di rigore e ti obbliga a puntarlo ma non ha nell'idea di attaccarti aggressivo in campo aperto, probabilmente per lo stesso problema: se lo passano non ti prende mai più.
Per cui giocare corti nella metà campo avversaria, che semplificherebbe il problema di risalire il campo in fase di possesso(stai più alto, recuperi più avanti, meno campo da fare) ti espone a grossi problemi in fase di non possesso(stai più alto, più facile che ti si spalanchi il campo dietro, più spesso mandi in porta gli avversari).
Una soluzione, praticabile fino al 49esimo di Genoa-Venezia, era cambiare modulo.
Rinunciare a Martin e mettersi 4-3-qualcosa.
Tenendo fermi i principi: avresti avuto più qualità(Miretti, Messias e Badelji con opzione Ruslan), magari più facilità di prendere la seconda palla, più soluzioni in ripartenza.
Sacrificando quota parte della fascia sinistra che tanto mi pare non abbia dato grossi impulsi alla manovra.
Senza Malinovsky fare un 4-3-qualcosa con Miretti trequarti e un centrocampo Thorsby-Badelji-Frendrup mi lascia piuttosto perplesso. Tenendo le 2 punte.
Dovendo cambiare modulo hai 2 scelte: o lanci Norton o lanci Kassa.
Quindi o fai un 4-4-1-1 con Badelji e Frendrup centrali, Miretti trequarti, Zanoli e Norton larghi o fai un 4-3-1-2 con Kassa in mezzo.
Dico Kassa perché Masini mi pare improponibile.
Resta che Thorsby ha i piedi montati al contrario ed è uno estremamente confusionario può andare bene come arma tattica in determinate situazioni come titolare nope e comunque anche il norvegese è uno che falcate lunghe tutto quello che vuoi ma in campo aperto se gli partono via tendenzialmente non recupera, l'israeliano con la Juve mi ha dato idea di essere uno che nelle sue corde e per il fisico che ha qualcuno di più lo acchiappa e soprattutto si può sperare che sia un pelo più disciplinato.
Entrambi i casi lasciano porta libera a Junior quando ci degna: il brasiliano può sostituire Norton o Zanoli come esterno nel 4-4-1-1 o Miretti come trequarti; ma anche Kassa arretrando il nazionale U21 o uno tra Vitinha e Pinamonti ad oggi entrambi ben lontani da essere intoccabili.
Giocando a 4 balli tra rinunciare a Bani e rinunciare a Martin, entrambe le soluzioni non esenti da rischi.
Per Bologna direi che Bani si è tirato fuori da solo poi vediamo.
Resta che cambiare la difesa da 3 a 4, cambia più di qualcosa nei meccanismi difensivi che è una cosa sempre delicata.
IMHO oggi è l'unica soluzione sul tavolo.
Come dicevo ieri: se io fossi Ottolini in un confronto con Gilardino se mi sentissi dire ripartiamo dal 3-4-2-1/3-4-1-2 gli direi mister, mi dispiace ma puoi liberare l'armadietto. Capisco che non sia colpa tua ma così non andiamo da nessuna parte.
Non è spostando Miretti di 20 metri o togliendo Vitinha/Pinamonti per Messias o Thorsby che risolvi, quantomeno non con Gilardino.
Non tanto la teoria, perché poi alla lavagna resterebbe quasi tutto uguale: la squadra è costruita per fare quello.
E' che dopo questo avvio ci vuole qualche stimolo che non può che essere cambiamo modulo se tieni Gilardino.
Ripeto ad oggi il problema è psicologico più che di tutto il resto: cambiare qualcosa nelle posizioni in campo e quindi nelle richieste ai giocatori può essere la scintilla per non abbatterli al primo errore.
Poi se cambi torna anche ad aver senso tenere fermi gli uomini nelle loro posizioni e dargli 1-2 istruzioni diverse o anche tutte le stesse ma semplicemente cambiando la persona che ti fa le richieste.
Non sono così ottimista che basti, tutt'altro.
E di nuovo torno a quel che dicevo ieri: se cambio è per sparigliare le carte.
Ma ci vuole uno che metta in panchina Bani e Badelji, che se la giochi con tutti ragazzini se sono più affini alla sua idea di calcio. Con anche la personalità e il coraggio di difendere la scelta.
Allora non so posso pensare a un 4-3-3 con centrocampo Kassa-Miretti-Frendrup e con tridente Norton-Pinamonti-Vitinha pressing altissimo e ultra offensivo squadra di ritmo totale alla Klopp.
Magari con Marcandalli-De Winter coppia centrale di difesa e Vasquez a sinistra bloccato.
Per me è tanto, tanto rischioso e tanto lontano quel momento.
Perché se poi non ti girano i risultati avere fuori capitano e vice capitano mi pare complicato da gestire con 30 partite fuori.
Non so chi arriverà a leggere sin qui, magari nessuno. Avevo necessità di buttare pancia a terra qualche idea, scusate.🙂