Chissà se hanno avuto ragione a dare a Gilardino un'altra chance. La vittoria è arrivata, anche grazie a una prestazione gagliarda contro un Parma molto dimesso, quasi appagato dagli elogi per la partita con la Juve.
Si sono visti dei passi avanti dentro un quadro generale immutato. Non solo per i primi 20 minuti, ma durante tutta la gara, si sono visti timidi inserimenti sulla catena sinistra, dove Matturro sembra avere più confidenza, altri inserimenti da parte di un Thorsby instancabile, ma il vero salto di qualità è stato la grande prestazione di Ekhator. Fin dall'inizio si è mosso con determinazione e coraggio, girando intorno a Pinamonti e andando a ritagliarsi spazi nell'incerta difesa parmense. Già nel primo tempo il Genoa ha rischiato di segnare e ha gonfiato la rete con un gol giustamente annullato. Il primo di due, contando quello del secondo tempo. Su azione del Parma ha subito una sola volta, da parte del subentrato con nome islamico, che ha sparacchiato fuori da buona posizione. L'altro rischio un passaggio indietro sciagurato di Vogliacco, che ha costretto Leali a prendersi giallo e calcio a due in area.
Ma il più rilevante colpaccio del primo tempo è stato sicuramente l'infortunio di Bernabé, l'uomo dei gialloblu che detta i tempi e fa girare la squadra.
Il gol è in gran parte merito di Ekhator, che aveva già scaldato il piede con il gol annullato. Da lì in poi la paura di vincere ha sdoganato la fiera degli orrori, con calcioni alla palla senza criterio e una frenesia pericolosa. Gilardino dovrebbe fare vedere e rivedere il finale di partita mille volte ai giocatori, perché quando si perde la testa in quel modo quasi sempre si becca il pareggio.
Sono cresciute le prestazioni individuali, dunque, in ruoli chiave come quello della seconda punta e in generale di tutti i giovani schierati come titolari o subentranti. Conferme gradite dagli "anziani", in specie Frendrup e Vasquez, che si è mangiato Bonny. Ci sono stati più movimenti in verticale e inserimenti rispetto al passato, ma la manovra è ancora lenta e involuta, con un'esagerazione di lanci lunghi per la testa di Thorsby, che secondo me entro Natale finirà al neuro con la testa intronata.
Se faremo punti col Como, Gilardino avrà tempo per lavorare su altre soluzioni, ora che ha visto che una briciola di coraggio spesso paga.
Un Ekhator così apre prospettive rosee. Cercavamo col lanternino la seconda punta e ce l'avevamo in casa, bastava aspettare che crescesse. Balotelli ha esordito con un giallo e ha fatto subito capire agli arbitri che con lui c'è poco da scherzare.
La classifica è migliorata. Speriamo che migliori anche il gioco. Nelle due ultime partite i ragazzi hanno messo tutta la grinta che si erano tenuti in tasca nel derby.