edoardo777 il problema è che chi decide non ha mai praticato quello sport e non si pone nella giusta prospettiva. La logica che sta dietro non è quella che indaga e razionalizza il movimento dei giocatore, ma valuta quasi sempre solo il momento finale.
Quindi è mano, senza valutare che per saltare in alto devi usare le braccia e che se uno ti si appoggia sopra sarà difficile modificare la tua postura (rigore Thorsby). Nell'altro caso, è evidente che l'input dato agli attaccanti è quello di infilare sempre una gamba tra palla e difensore mentre questo sta calciando per poi rotolarsi per terra ululando come un lupo in calore. E sistematicamente viene premiato l'attaccante e non punito per aver commesso fallo, perchè nuovamente non si giudica adeguatamente la dinamica, ma solo il colpo (o presunto tale) preso dall'attaccante.
Costringere i difensori a giocare con le mani legate in area è anticalcio a mio parere, ed il VAR ha creato una serie di storture orribili.
All'estero non mi sembra che si vada sulla stessa strada, infatti quando vedo le coppe noto un atteggiamento dell'arbitro diverso, valutando situazioni simili, ma magari sbaglio io. In ogni modo, se avessero fischiato gli stessi rigori in epoca pre VAR credo che l'arbitro non sarebbe uscito sulle sue gambe dallo stadio.