Spero ardentemente vada di culo, perché di quello avevamo bisogno ieri e ne avremo certamente mille volte in più da domani, preso atto di un esonero allucinante per mille e un motivo.
Chi non percepisce la portata del rischio a cui è si sottopone il Genoa CFC, in nome della presunta superiorità della squadra rispetto a gioco e risultati, non ha idea di cosa rischiamo nel caso dovesse andare male solo un tempo della partita di domenica.
Se invece è stato fatto per questioni interne alla società, quindi un regolamento di conti tra Blasquez e Zangrillo per il quale (colpevolmente a mia opinione) Gilardino ha preso posizione, peggio mi sento e più mi incazzo. Lo dico da fiero e convinto detrattore del Presidente, perché un responsabile d’azienda degno di questo nome valuta le sue decisioni in ragione dell’effetto di queste sugli obiettivi fondamentali dell’organizzazione di cui risponde.
Non capire il valore concreto al Genoa della compattezza tra allenatore, squadra e ambiente in una situazione dove si farà la differenza tra la vita e la morte per uno, o una manciata, di punti comporta qualcosa di più grave di un semplice errore. A prescindere di come dovesse andare a meno che non si ritenga ci siano risorse per investire e rinforzare la squadra. Nel tal caso farebbero ancora più incazzare le decisioni di agosto come sacrosanto commentare rispetto agli oneri di un operazione che avrebbe consentito di ingaggiare calciatori, peraltro individuati, in grado di evitarci lo strazio a cui stiamo assistendo.
Le conseguenze di questa scelta scellerata sono già in atto. Auspico le dimissioni dell’amministratore delegato (difeso in tutto questo periodo non per simpatia ma per risultati oggettivi conseguiti nella situazione data), sia nel caso di sua decisione anteponendo diatribe interne al pragmatico conseguimento degli obiettivi, sia la decisione fosse stata presa sopra di lui in quanto sarebbe deleterio rimanere in sella soffiando sul fuoco di una contestazione comprensibile (mentre fino a ieri era opinabile e sopita proprio dalla conduzione tecnica).
Non c’è bisogno di ribadire l’auspicio rispetto alla sonora botta di culo che servirebbe per salvare la ghirba; anche fosse il rischio preso è inaccettabile.
Dicono sia una determinazione della gestione “superiore”, ovvero Spors e Dransfield, da qualche posto non determinato sul globo terraqueo. Seguo per qualche riga la suggestione: brutte facce di merda, non avete smentito la paternità delle operazioni di agosto e non ancora questo esonero. Il Genoa è carne e sangue di chi si rovina le giornate e si preoccupa perché misura la sua vita (anche) sulle vicende della squadra del cuore. Abbiate almeno le palle di venire a Genova e metterci la faccia prendendo le vostre responsabilità. Chiunque sia stato deve rispondere e spiegare.
Concludo sottolineando doverosamente come delle opinioni, a partire dalla mia, interessi meno di zero pur essendo convintissimo di come il gradimento rispetto al “gioco” costituisca teoria affascinante ma del tutto decontestualizzata rispetto ad una situazione concreta fatta di lacune, assenze e difetti strutturali che hanno il 5% scarso di probabilità di essere corretti con una guida tecnica diversa. Possibilità che calano drasticamente nella polveriera scelleratamente generata, per tempi e modalità, decidendo di mettere le mani nel sangue dei genoani che non lo meritavano.
Nessuno venga a parlare, dovesse andare male come probabile, di “colpe” della tifoseria perché divento matto.