Siamo verso l'80° di una partita tendenzialmente vomitevole.
Ekuban si lancia irresistibilmente verso la porta avversaria. Solo davanti al portiere tira una botta alla cieca e spara in gradinata la più nitida delle palle-gol. È la giocata decisiva della partita. Il perché è presto detto. Un paio di minuti dopo, nuovamente il buon Kaleb galoppa verso il gol. Normalmente tirerebbe in porta, ma memore della ciccata di poco prima per fortuna scarica la palla su Pinamonti, decentrato, che tira fuori dal cilindro un tiro magico che si insacca nel sette e mette la pietra tombale su una partita che di tombale ha avuto molto. Soprattutto per il Venezia, alla fine.
Il resto lo ha fatto il buon Cornet, resuscitato al momento giusto per giocarsi un finale vincente, ancora su assist di Ekuban, che prima di entrare prega il dio dei superstiziosi e nell'occasione vola in cielo come l'angelo nero di Marino Barreto Jr per servire l'assist.
In 10 minuti il Genoa convalida il risultato, emergendo dall'inferno di un calcio da dannati.
Il dibattito è aperto. È il Genoa che fa giocare male gli avversari o si arrangiano con mezzi propri?
Quel che appare solare ed innegabile è che questo Genoa ha la capacità di far giocare male gli altri perché giocare male è una virtù che possiede in quantità notevole e la esercita caparbiamente per la disperazione dei suoi tifosi.
Ma 30 punti a febbraio valgono il disgusto degli esteti.
Due gol su rilancio del portiere, che se fosse Martinez o Maignan sai gli osanna dei giornalai!
Si fa male Vitinha. Auguriamogli di guarire con calma, perfino lentamente, per il bene della squadra.
Purtroppo non si fa male Miretti, che tra palle perse stupidamente (quella sotto la nord nel primo tempo che gli scivola via era da gol) e un'aria distratta e afflitta per quel che mi riguarda può anche tornare a Torino in autostop. Solo DeWinter ha cercato di fregargi il record delle giocate approssimative, ma tant'è. Certo che un interrogativo se alla Juve questi ragazzi li alimentano a semolino mi sorge spontanea.
Grande impatto dei subentranti. Facciamoli pure subentrare sempre, alla faccia di Balotelli e dei suoi seguaci aizzati dai soliti noti.
Alla fine bisogna riconoscere che per un'ora il Venezia ci ha provato, sia pur con gente che quando tirava in porta lo faceva con gli scarponi da sci rigidi della Nordica.
Adesso rifacciamo tutti i conti con tutti gli osti, ma il traguardo è vicino.
Ah, ogni volta che rivedo Ekhator in campo mi sembra migliorato. Speriamo che continui a crescere così e godiamocelo l'anno venturo.