Grande prestazione del Genoa a San Siro, nonostante il risultato finale. Se lo scorso anno ha ricevuto applausi per una prestazione accademica e molle, quest'anno ha messo in campo ordine, consapevolezza e grinta. Davvero una squadra da rendere orgogliosi i suoi tifosi, altro che "gioca male". Per chi sa vedere calcio la partita di stasera ha rasentato la perfezione nella fase difensiva e coraggio nel tentativo di ripartire per fare male.
Vieira mette in campo una formazione di gente tosta. Ha il lampo di genio di mettere Miretti a uomo su Asllani e Miretti gioca la più bella partita da quando è al Genoa. In effetti su uno il cui nome comincia per ASL avrebbe dovuto metterci Messias, che se ne intende, ma va bene così.
Altra trovata tattica inedita i lanci di Leali in fallo laterale. Mai una volta che ne abbia azzeccato uno come si deve, ma alla fin fine meglio fare ricominciare l'Inter con le mani che coi piedi. Maselli e Frendrup non lasciano passare una mosca, Ekhator aiuta Martin in copertura con le sue doti fisiche, Sabelli e Zanoli usano la fascia dstra per favorire le ripartenze veloci, i centrali sono una saracinesca, ma quello lo si sapeva. Tutto prosegue bene. E infatti si arriva all'intervallo in parità e con un paio di sortite rossoblu abbastanza pericolose. L'Inter non si raccapezza, i nostri prendono fiducia.
Purtroppo si giocano due tempi e l'Inter torna in campo con grande furia, pressando fino all'asfissia. Ma il Genoa non si scompone. Regge con la testa e anche con il fisico, finché può. Quando entrano Ekuban, Messias e Cornet la fase di contenimento diventa più fragile, ma era impensabile che i ragazzi reggessero alla fatica. Infatti esce anche Miretti esausto. Da loro entra Chala, che sui calci da fermo è micidiale. Infatti l'Inter trova il gol su mischia di calcio d'angolo, complice anche una sfortunata deviazione di Maselli. Reagisce, ma prima è Martinez a salvare su Ekuban, poi è Venturino a ciccare un'occasione clamorosa.
I giocatori tutti sopra la sufficienza, a parte Cornet che non ne ha azzeccata mezza. Una lode speciale per Miretti, finalmente, Ekhator e Frendrup, mostruoso fino all'altimo respiro.
Non mi è piaciuta la maglia rossoblu di Leali con pantaloncini e calzettoni bianchi. Una divisa più da altre squadre liguri che da tradizione Genoa.
Finché l'Inter è l'Inter difficile fare meglio di così.
Adesso aspetto solo che si scatenino i soliti noti per mettere incroce Vieira, accusandolo di non sapere vincere col Barcellona e il Real Madrid. Un punto in più o in meno non significa niente, ma il pareggio stasera sarebbe stato meritato.