Pareggio sofferto caduto dal cielo.
Va bene così. Cioè, non va bene, ma la regola del calcio è che si incontrano due squadre e se vuoi vincere devi giocare meglio degli avversari.
L'Empoli viene preparatissima, su tutto, sui calci da fermo e sui calci d'angolo. Ma soprattutto mette in campo una grinta feroce, ai limiti della provocazione, con falli continui e volontari. Il Genoa sembra sorpreso, non riesce a sganciarsi da un pressing asfissiante e dalla fisicità degli avversari. L'Empoli gioca alla morte fin da subito, vuole vincere, preme nella metà campo genoana e alla fine trova il gol su sviluppi da calcio d'angolo. Fa male ammetterlo, ma è un vantaggio meritato.
Si aspetta la reazione del Genoa dopo l'intervallo, soprattutto la capacità di confrontarsi con la stessa determinazione ed energia. Vieira deve correggere qualcosa e spezzare l'eco di quel "tre punti e siamo salvi" che frullava nella testa di tutti i tifosi rossoblu e dei giocatori, trasformandola in "tre punti e siamo salvi, ma bisogna soffrire e a questo punto scalare una montagna".
D'Aversa sostituisce Colombo, ammonito, con Kuamé. Vieira ricomincia senza variare l'assetto.
Il Genoa vorrebbe, ma il pressing dell'Empoli impedisce le partenze dal basso e ogni tentativo di palleggio. Il copione non cambia nemmeno quando entrano Ekhator e Cornet per Miretti e Masini e l'Empoli rimane padrona del campo, rendendosi più volte pericolosa nella nostra area. Fuori Bani infortunato per Sabelli, poi entrano anche Ekuban e Onana. Solo al 75° il Genoa costruisce la prima palla gol, sprecata da Cornet che non ha il coraggio di calciare subito. Il pareggio arriva su calcio d'angolo e conclusione sporca di Vasquez, che il sempre scarso Silvestri lascia scivolare in porta goffamente. I Grifoni non possono chiedere di più.
Raramente i nostri sono stati dominati in questo modo in casa e aver comunque lucrato un punto equivale a una vittoria.
A parte il gol rocambolesco, Vasquez è stato il vero eroe in ogni circostanza, anche quando ha incassato colpi proibiti, come la stecca volontaria sotto la Nord, rifilata da un impunito Esposito dopo che era a terra fuori campo. Difficile stilare una classifica dei nostri in una partita così sporca, con tutti gli equilibri saltati. Mi azzardo a dire che Vieira l'ha preparata molto male, o che d'Aversa, tanto bravo quanto antipatico, l'ha preparata molto bene. Un segnale rosso di pericolo per la trasferta di Cagliari, dove farà altrettanto caldo.
Una parola su Massa, il peggior arbitro che potesse capitare per questa partita. Fin dall'inizio ha lasciato che l'Empoli picchiasse deliberatamente per intimidire e mettesse la gara sul piano dell'aggressività più feroce. La sua provenienza ligure lo inibisce, a mio parere, e finisce sempre col fischiarci contro, derby a parte (ma non tanto).
Non so voi, ma io mi accontento e spero che la lezione serva.