Venerdì 14, ore 20'45 si aprono le danze della giornata 29 ultima prima della sosta per le Nazionali che apre al rush finale.
E' una sosta per le Nazionali che può essere importante: l'Italia affronta la Germania in un doppio confronto per i quarti di Nation League, chi vince va alle semifinali e nel Girone A di qualificazione ai mondiali con Slovacchia, Irlanda del Nord e Lussemburgo.
Chi perde si pesca il girone I: Norvegia, Israele, Estonia e Moldovia.
Non dovrebbe essere della partita Pinamonti, salvo infortuni per Retegui e/o Kean, e nessuno dei nostri più o meno potabili.
Quasi certa la convocazione in U21 per Miretti colonna del gruppo che andrà all'Europeo estivo.
Probabile che Venturino vada in U19 nonostante abbia saltato lo stage di questa settimana mentre Ekhator immagino vada a rinforzare la U20. Discorso identico per Fini, unico tra i nostri in prestito passibile di convocazione.
Entrambe le Under a guida Bollini e Corradi sono impegnate nelle qualificazioni agli europei di categoria e i nostri sono tra i giocatori con più minutaggio in A: Ekhator potrebbe avere ambizioni di U21 ma presumo vengano scelte le partite di qualificazione rispetto alle amichevoli.
Chiaramente non ci sono possibilità di convocazione per Cornet, facile che vada con la U21 israeliana Kassa, certa la convocazione di Vasquez col Messico e probabile che il primo giro di Garcia veda tra i suoi convocati De Winter.
Possibile che vada Thorsby, di rientro in gruppo in settimana e possibile convocato per la partita col Lecce.
Direi niente per Maturro, qualche possibilità per Cuenca nonostante il nullo minutaggio e molto difficile che Onana e Malinovsky vadano con le rispettive nazionali.
Possibile la convocazione in U21 danese per Otoa, probabile quella con la nazionale maggiore danese di Frendrup.
Potrebbe avere un senso buttare l'occhio sull'Islanda, non dovrebbe esserci Gudmunsson sempre con il ricorso pendente, ma Ellertsson così da vederlo in un contesto diverso dal Venezia.
Dalla prossima settimana al via il Viareggio, dovrebbe essere riservato agli U18 di Ruotolo, possibile che il Genoa per ambizioni di classifica rafforzi la compagine di Ruotolo con alcuni dei 2007 in Primavera.
Non escludo che Ahonor, classe '08, possa ritrovare il campo giusto al Viareggio o con la Primavera, che per i meno informati è diventato un campionato U20 da quest'anno.
Il Lecce di Giampaolo si presenta al Ferraris dopo una striscia negativa che dura dal 31/1, ultima vittoria col Parma poi 2 pareggi e 3 sconfitte di fila, tutte di misura.
Clamoroso il 2-3 casalingo dell'ultimo turno col Milan di Conçeiçao: i salentini vincevano 2-0 con doppietta del bomber serbo Kristovic, ultimo gioiello scoperto da Corvino.
Giampaolo ha costruito il suo Lecce su un 4-3-3 molto offensivo e di qualità come da tradizione del 'Maestro'.
In porta il miglior portiere della parte destra della classifica, Wladimiro Falcone, ex Doria.
Difesa a 4 guidata da capitan Baschirotto al centro, roccioso centrale che si è fatto la gavetta, al suo fianco il francese Jean; sugli esterni l'altro francese Guilbert e il temibile Antonino Gallo: ottimo mancino e ottima gamba.
La multinazionale salentina in mezzo al campo schiera il maliano ex Salernitana Coulibaly, al suo fianco il kosovaro Berisha e l'islandese Helgasson.
A fianco di Kristovic, l'italo-argentino Pierotti e lo spagnolo Tete Morente.
In uscita dalla panchina il pericolosissimo Banda, lo svedese ex Bologna Karlsson e l'ex Milan Ante Rebic.
Più tutta una riga di misconosciuti stranieri che Corvino e il suo gruppo di scout ha pescato in giro per il globo con lo scopo di farne i nuovi Dorgu, venduto allo Utd per più di 20 milioni.
La banda Giampaolo ha un margine risicato rispetto alle posizioni che scottano ed espugnare Marassi per loro rappresenterebbe un passo avanti rispetto ai piani di salvezza.
Formazione quasi al completo per Giampaolo che è senza i lungo degenti Gonzales e Marchwinski, nelle stranezze del calendario asimmetrico ci siamo incontrati al Via del Mare con i giallorossi a inizio '25, prima partita dell'anno.
Non fu un gran Genoa sovrastato in mezzo al campo e con una sola azione degna di nota nei 90 minuti: sgasata di Vitinha su Gallo, palla al centro per Thorsby che a porta vuota sbaglia.
Il Genoa parecchio incerottato dalla cintola in su gioca in casa con lo stadio che può e sa essere un fattore, la banda di Vieira è alla ricerca della spallata definitiva alla corsa salvezza, andare alla sosta con dei punti, 3 meglio di 1 naturalmente, sarebbe parecchio utile in vista di un calendario non semplice.
In porta ovviamente Leali; difficile che a destra tocchi ancora a Norton-Cuffy, più facile che sia Sabelli a riprendere i galloni da titolare; in mezzo scontati Vasquez e De Winter; a sinistra possibile Maturro con l'eterno diffidato Martin spostato più avanti.
Scontata la presenza di Frendrup in mediana da capire chi al suo fianco: possibile che siano Badelji e Miretti, non da escludere una esclusione del capitano in luogo di Masini o che l'azzurrino Miretti parta decentrato in un 4-3-3 più classico.
Quasi certo che sia Zanoli ad alzarsi nel trio di trequarti: a lui il compito di arginare e gestire le scorribande di Gallo.
Più difficili altre scelte, forse non da escludere un Zanoli terzino con Norton ala o viceversa.
Il fatto che Vieira abbia trattenuto a Genova Venturino rispetto allo stage apre al clamoroso esordio dal primo minuto del classe '06.
Dall'altro lato per me è favorita l'opzione Martin rispetto a tutte le altre che poi sono Ekhator, Miretti e Norton-Cuffy.
Davanti speriamo che il mezzo turno di riposo abbia giovato a Pinamonti, perché c'è lui e alle sue spalle il vuoto.
Immagino che Vieira partirà dal classico approccio conservativo per poi chiudere con l'esuberanza dei più giovani.
Probabile che ci siano minuti per Cuenca e il già citato Venturino. Oltre che altri minuti per Malinovsky nel finale di partita.
Possibile che Thorsby sia della partita almeno per la panchina, improbabile che vengano rischiati altri, che poi sono Vitinha e Messias, anche se molto vicini al rientro.
Unico scontro diretto di giornata Monza-Parma, poi Udinese-Hellas, Milan-Como, Torino-Empoli, Roma-Cagliari e Venezia-Napoli.
Difficile prevedere Torino-Empoli: i granata vengono da 3 risultati utili ultimo dei quali un pareggio col Parma, anche Monza-Parma la considero meno scontata del previsto: i brianzoli sono andati forte a San Siro e ci sono volute tutta la classe e la determinazione dell'Inter per sfangarla, tutte cose che il Parma di Chivu non ha.
Scappata via l'Udinese per il 10imo posto sono le 2 partite da guardare, impronosticabile Milan-Como, con i rossoneri capaci di tutto, certo vittoria nostra e sconfitta loro potrebbe mettere un discreto sigillo sul 12esimo posto.
Il Toro è distante solo 3 lunghezze e potremmo anche riuscire a giocarcela per confermare l'11esimo posto dello scorso anno con tanto di leadership della parte destra della classifica.
Tutto comunque al di sopra di ogni più rosea aspettativa: il Genoa ha assaggiato le polveri dell'ultimo posto in classifica ed è stato più di qualche giornata tra le possibili retrocesse, dati i casini societari passati, presenti e speriamo non troppo futuri...tutto quel che viene dal 17esimo posto in su va bene.