Che si trattasse di una partitaccia era ampiamente prevedibile. Il Verona si basa sempre, in casa e fuori, sulla fase difensiva e l'aggressione. Un vero e proprio catenaccio con un libero davanti alla difesa. Ma non si tratta del classico "volante" tecnico, bensì di un difensore fisico (doriano di merda) messo lì per aggredire i portatori di palla e provocare in tutti i modi possibili. Dopo di che, lo schema era quello di fare arrivare palla in velocità alle punte, che svariavano e non davano riferimenti ai difensori. C'è da dire che Vasquez, per la prima volta in tutto il campionato, all'inizio non è sembrato dominante e DeWinter non so quanti falli abbia fatto, tra fischiati e no. Intendiamoci, falli non cattivi, a differenza di quelli veronesi, ma talvolta imbarazzanti. Rimane il fatto che io sarei felice di vendere la mia auto usata a quelli disposti a cacciare 30 milioni per il belga. Nonostante tutto il Genoa ha provato a fare la partita e un paio di volte ha anche portato 4/5 uomini nell'area avversaria. Ma in generale le trame basate sugli scambi, ancorché tecnicamente pregevoli, finivano sempre con lo spegnersi per l'aggressività fallosa degli avversari. Vitinha si esibiva in un paio di penetrazioni pericolose, ma niente più. Così Montipò riusciva a sembrare un portiere di serie A con una mise color prugna.
Nei primi 10 minuti del secondo tempo Vitinha in due occasioni sbagliava la misura dell'ultimo passaggio quando si era aperto un varco nell'area gialloblu. Le due uniche opportunità potenzali, dopo di che il buio assoluto. La pressione del Verona diventava dominante e il Genoa, questo Genoa, faceva perfino fatica a tenere palla nella metà campo avversaria. La velocità degli attaccanti veneti metteva in difficoltà più volte la difesa rossoblu, nella quale per fortuna risorgeva Vasquez, ma le tre occasioni nitide arrivavano per giocate casuali, rimpalli, malintesi tra difensore e portiere. Leali ci metteva le pezze necessarie e così lo 0-0 iniziale non si schiodava. Non sono partite che incoraggiano a cercare il migliore, ma piuttosto a celebrare il meno peggio. Notevoli le palle perse da Onana, entrato in campo al 60° con Ekuban e Messias (chi l'ha visto?). Una brutta prestazione del Genoa, dovuta in parte alla differenza mentale tra chi ancora cerca i punti salvezza e chi la salvezza crede di averla già raggiunta. Il risultato comunque sembra certificare che per un altro campionato ci dovremo sorbire una squadra gialloblu, e forse due. Peccato. E tra di me dico anche che per fortuna arbitrava Marchetti, uno dei tre migliori della nuova generazione. Migliore in campo per il Verona Frendrup. È anche grazie alla sua sua assenza che gli attaccanti del veronesi sono sembrati fulmini di guerra.