paololuasso il calcio cambia in continuazione, quello che vale oggi non vale domani.
Pensa al calcio di Guardiola, copiato poi da tutti nel mondo, il PSG ha vinto la Champions sfruttando un concetto quasi diametralmente opposto ovvero la pressione.
Mutuato da Gasperini che ha proposto un modello vincente con le marcature a uomo a tutto campo ma anche dal gengen-pressing di Klopp.
Ieri c'erano i gruppi piramidali, oggi le sinergie sembrano più orizzontali perché ai tifosi non piace l'omologazione, domani chissà.
Anche per il Como verrà il tempo del FPF, come più o meno per tutti.
Vedremo poi se il business funziona: il marchio con le valige, i camp estivi a costi esclusivi, i vip in tribuna...vedremo, vedremo lo stadio, vedremo gli altri investimenti sul territorio se Morata basta per sbloccare le burocrazie italiche.
Le altre società mi pare vadano tutte passo passo e i grandi gruppi o grandi fondi che ci sono dietro servono solo per tamponare le emergenze in caso di crisi.
Il difficile per il Genoa è tenere botta sinché i conti non si sistemano, farlo in modo da tenere alto l'entusiasmo(e cedere Ahanor all'Atalanta dubito aiuti), poi il famoso bacino d'utenza tornerà a contare: tu fatturi come il Torino, vali come il Torino, dovresti poter spendere come il Torino.
Il Como può tenere certi standard di spesa sinché è fuori dalle coppe, poi le sponsorizzazioni vengono pesate, i conti devono tornare e col cazzo che puoi dare 5 netti al tuo mister. 🙂
Ma più nel lungo periodo c'è da vedere se sta in piedi il progetto vero, che non è sicuro fare una squadra di calcio che vince gli scudetti. 🙂