timo74 Preziosi, 777, Sucu , stesso modus operandi: si vende il vendibile e all'occorrenza ci si mette proni a 90 °, lasciando fare il prezzo al compratore.
Approfitto di questo estratto dal post di Timo74, volutamente distorsivo senza l’ultima frase che condivido in pieno.
Potrei prenderne cento altre di questi giorni sul muretto come ad esempio ieri, quando ho letto “prende venti per recuperare quanto ha messo dei quaranta”, per confessarvi di essere in difficoltà.
Il pensiero facile è una trappola. Un insidia pericolosa soprattutto vivendo sommersi, meglio travolti da informazioni, opinioni e troll.
“Giusto o sbagliato”, “noi o loro”, “vero o falso”. Ma attenzione: come realtà non entra in una tabella Excel, una manata di conti di un belin di kommercialisten, come ci sono genoani che difendono la qualunque a prescindere, stiamo attenti a non diventare lo specchio rovesciato. Riflettendo un immagine altrettanto distorta.
Semplificare è naturale — il nostro cervello lo fa da sempre. Ma se non ce ne accorgiamo, iniziamo a credere che la nostra versione ridotta del mondo sia il mondo: e lì sono uccelli per diabetici.
Nel Seicento, Francesco Bacone parlava di idola mentis: quei pensieri deformati che filtrano la realtà prima ancora che possiamo ragionarci sopra. Oggi questi idoli non solo esistono, ma vengono nutriti da algoritmi, bolle informative e slogan semplificati e resi attrattivi da “menti raffinatissime”.
Il rischio? Che il pensiero facile diventi pregiudizio. Che invece di pensare, etichettiamo. E che invece di ascoltare, reagiamo.
Ribellarsi all’idea di un Genoa costretto a vendere in eterno, È GIUSTO.
Addirittura un diciassettenne di colore con meno di dieci partite in A, che parla in genovese ed è cresciuto qui (immagine splendida dei social media del Genoa… ma va là… che inconsciamente contribuisce moltissimo a farci incazzare… io per primo ndr), sacrosanto.
Lo pretendo, lo grido, vorrei lo scrivessero in un contratto con i genoani da firmare col sangue se no vadano affangala prima di cominciare…
… però se questo significa non essere lucidi, schierarci contro Sucu (di cui mi frega meno di zero) prima di capire come intende gestire una roba che non è manco certificato sia sua, oppure smettere di pensare, allora mi fermo.
La complessità è una grande rottura di coglioni, sì. Ma è anche l’unico modo per capire davvero. Paragonare i 777 a Preziosi è un pensiero binario che semplifica la realtà fino a stravolgerla. Sucu vedremo cosa inbelina, ho una paura fottuta di trovarmi daccapo, ok, ma è un sospetto, un incubo, non una certezza.
Quindi, per cortesia e faccio per dire, non mi andrebbe di essere trattato come un pasdaran filo societario a prescindere, di quelli che conosciamo tutti bene ma non sembra siano di casa sul muretto, ricevendo risposte del tipo “non aspetto più nessuno e non mi interessa!”
grazie, Graziella, grazie al cazzo…
Non c’è un neurone
PS:
timo74 il mio rispetto e la mia riconoscenza se la deve meritare, non la si può concedere al buio, a scatola chiusa
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