Tutto è bene quel che finisce benino, ma diciamolo subito: non se ne può più di vedere rigori calciati alla stracazzo, che assomigliano a passaggi al portiere. Ma si allenano? Ma è così complicato costruire un rigorista? È una situazione che può dare una svolta a una partita importante e mandi sul dischetto quello che si è cagato addosso e ha rifiutato di calciare contro il Parma? Andate tutti affanculo.
Ma andiamo con ordine.
La novità più grande è che il Genoa se la cava sul primo calcio d'angolo contro. Becca gol soltanto sul secondo e per di più su rigore. Sono soddisfazioni. Peccato perché poco prima era andato in vantaggio, sempre con Ostigard e sempre su calcio da fermo. E questo vantaggio per certi versi insperato poteva indirizzare favorevolmente la partita, soprattutto se si tiene conto del fatto che, su azione, non si arriva praticamente mai a tirare in porta. Speravo di non vedere mai l'esagitato Vanoli sulla nostra panchina. Purtroppo gliene è toccata una al Ferraris, anche se è quella ingloriosa della squadra ciclistica della raccolta differenziata. Nell'episodio del pareggio viola ha giocato alla grande la sfiga, ma il Genoa, sia pur piuttosto inconcludente, ha dimostrato di essere vivo e motivato. Nel primo tempo molto bene la fascia destra, dove anche Marcandalli ha sfruttato bene gli spazi creati dal solito mostruoso Norton-Cuffy.
DDR ripresenta gli 11 del primo tempo anche dopo l'intervallo. A bordo campo Giacomazzi naviga nell'abbondante felpa che (sospetto) fu di Vieira.
Il secondo tempo propone subito una situazione sfortunata. Il VAR corregge l'arbitro e lo induce a fischiare rigore a favore del Genoa. Sfiga, infatti Colombo tira la prevedibile ciofeca e se lo fa parare. Era molto meglio se l'arbitro non lo dava e ci garantiva il vantaggio psicologico della rabbia. Invece succede quel che normalmente succede. Marcandalli buca un facile pallone e contribuisce al gol del vantaggio viola con Piccoli. Il dio del calcio per una volta non è maramaldo nei nostri confronti e dopo che lo scarso Leali sventa un gran tiro di Piccoli, il fenomeno DeGea pasticcia come un dilettante, si imbambola nella terra di nessuno e sul batti e ribatti Colombo, da terra, trova il pareggio. Credo che, da terra, sia l'unico modo in cui riesce a segnare. A questo punto entrambe le squadre provano timidamente a vincere, ma si capisce che il pareggio sta bene ad entrambe.
Così si archivia la prima partita di DDR, senza squilli e con le contraddizioni di sempre, che sono soprattutto legate alla difficoltà di segnare su azione, oltre che su rigore (!).
Prova superlativa di Norton Cuffy. Bene i difensori centrali e gran lavoro oscuro di Thorsby. La retorica tende a trasformare Colombo nell'eroe di giornata. Uno dei tanti eroi di cui personalmente farei a meno.