Mister_No
Era ampiamente prevedibile (e previsto) che Ballardini a Sassuolo non c'entrava niente. Le sue doti di "salvatore" erano l'equilibrio e la calma in piazze dove si doveva innanzi tutto tamponare lo stress, motivare il giocatori, stringere il patto con la tifoseria esaltando lo spirito di bandiera. Al Sassuolo, squadra tecnica con un gioco collaudato, senza pubblico, senza vocazione al sacrificio, che in ogni circostanza "si gioca addosso", grande con le grandi e sempre in difficoltà con le piccole dove però le risolveva Berardi, cosa poteva fare? Se lavori sulla difesa, gli togli l'unica chance, che è il palleggio a centrocampo. Se lasci le briglia sciolte, e vinci 2-0 col Milan dopo un quarto d'ora, ma non riesci a difendere il vantaggio, sei finito.
Si dirà che lo Zio poteva rifiutare e, per come sono andate le cose, magari avrebbe avuto un'altra chance, più nelle sue corde (Lecce, ma anche Lazio). Però bisogna anche capire la frustrazione di chi sta in panchina e il profumo dei soldi del Sassuolo, che non puzzano. Non l'ho mai visto con indumenti firmati dallo sponsor degli emiliani. Credo che non gli abbiano dato il materiale o che non ci tenesse più di tanto ad identificarsi con loro. Strano, ma non incredibile.
Quanto al Genoa, spero anch'io che non risorgano suggestioni per il suo ritorno. Vorrebbe dire che non ci troveremo più sull'ultima spiaggia del caos tecnico. Non dico in difficoltà di classifica, ma privi di identità tecnica e di visione del futuro.
Poi, secondo me, Ballardini, se si rifacesse vivo dalle parti del Genoa, dovrebbe essere per un ruolo diverso da quello di tecnico della prima squadra.
Con tutto ciò, io spero che il Sassuolo retroceda, ma purtroppo è ancora solo a tre punti dalla salvezza e i giochi non sono chiusi.