4Mazzi
“Il mio discorso è molto semplice: vuoi aspettare ancora due esercizi prima di investire perché le risorse debbono venire da quanto già fatto negli anni scorsi da portare a compimento?”
Penso non sia possibile la scelta fra una situazione “bianco” (investo), “nero”(attendo un paio di anni).
E soprattutto credo non sia auspicabile.
Criscitalebano ti risponde mettendo in evidenza ragioni razionali,plausibili e possibili dell’assenza di una comunicazione verbale chiara.
E potrebbe essere.
Forse differentemente da quanto giustamente chiedi da tempo, mi accontenterei di una comunicazione tramite i fatti ( ad eccezione delle interviste diversamente interpretabili di Ottolini),come accaduto sia prima della crisi 777, sia più di recente con l’arrivo di Viera.
Mi spiego.
Un conto si debba attendere il tempo necessario per puntare e provare a raggiungere un posto in Europa, in riferimento al completare il risanamento del bilancio oltre altre variabili che debbono risolversi.
Sono anche d’accordo ed approvo totalmente che non ci si ritrovi una dirigenza che prometta chimere al fine di entusiasmare “il popolo” con le solite musse del passato.
Altro sarebbe la stasi di qualsiasi parziale investimento migliorativo per un periodo così lungo.
In concreto, nel prossimo campionato, e con ogni probabilità anche nel seguente, l’Europa non sarà un obiettivo, ma un traguardo possibile potrebbe essere raggiungere l’undicesimo posto, evitandoci anche il periodo complesso e pericoloso vissuto all’inizio della scorsa stagione.
Per questo parziale obiettivo di crescita, il Genoa ha necessità di due esterni e di un centravanti alternativo a Vitinha, con qualità secondo i desiderata di Viera ed del suo staff.
Diversamente sarà un campionato diverso, con concorrenti alla salvezza più vicine.
Inoltre, solo in caso ci lasci Frendrup, un sostituto adeguato alla perdita delle sue migliori caratteristiche.
Riguardo gli altri ruoli,gli eventuali interventi sono di dettaglio, perchè ruoli comunque coperti o aggiustabili con i calciatori disponibili e la rosa è solida.
Considerato obiettivo e necessità correlate, se per ottenerlo si dovessero, per ipotesi ( e non obbligatoriamente), investire 15 milioni su un acquisto utile, un’occasione, per aumentare le certezze di raggiungere il traguardo ( gli altri arrivi magari potrebbero essere prestiti con diritto in stile Gronbaek, che pare vicino), non mi piacerebbe rinunciassero perchè “oggi ancora non c’è un euro”, e “domani vedremo”.
Perchè non si arriva fra due anni ad alzare maggiormente l’asticella se oggi non c’è un euro, se la squadra dovesse avere problemi importanti sul campo nei prossimi campionati ( con le relative conseguenze) , se non si completasse lo store, i campi, la Badia, la questione stadio ( con un progetto compatibile con le esigenze e le ambizioni).
Non funziona così!
Un percorso non è un’interruttore che si spegne,in attesa di riaccendere dopo due anni, ritrovando la casa in cui abiti deteriorata e svalutata rispetto al presente.
Il nostro è un percorso lento, ma un percorso deve essere.
Se il proprietario non fosse in grado di avere e curare questa casa in attesa di futuri ristrutturazione ed ampliamento, la vendi a chi se lo puó permettere e ne compri una meno costosa.
Personalmente credo sia improbabile questo scenario, penso che Şucu ( grafica giusta Greif?😂😂) meriti fiducia e sia persona seria.
Ma la più importante comunicazione, non verbale, ma sostanziale, che mi attendo da lui, è che i fatti smentiscano ed escludano nettamente qualsiasi ipotesi di “non c’è un euro”, frase incompatibile per un progetto di crescita vero.