mashiro
Ciao Mashi, non è solo una questione di ricavi che aumentano tra l’altro attraverso direttrici anche poco “simpatiche” a parità di capienza, ovvero prezzi dei biglietti, Sky box o vippate varie. Senza contare che nel breve periodo calerebbero dato che ritengo inverosimile mantenere la piena capienza nel corso dei lavori. Nessuno lo chiede al fantastico primo cittadino come d’uso…
Dal punto di vista societario il vero beneficio sarebbe patrimoniale, insieme alle infrastrutture per la squadra moderne e di proprietà, per possedere dei valori tangibili che non siano unicamente le prestazioni sportive dei calciatori a contratto… con le insopportabili e quotidiane litanie dei belin di agenti (magniaccia) per vendere la mercanzia come nel peggiore dei bordelli di Caracas: il giorno che uno solo si ribella sfanculando il procuratore mi faccio autografare la maglietta col sangue, fosse pure il capitano di quelli là.
Lo stadio è il classico argomento dove la verità è impronunciabile (senza che, di nuovo, i sedicenti giornalisti trovino il coraggio di chiederla esplicitamente… mancherebbe altro).
Il Sindaco perché se dovesse fare l’interesse del comune perderebbe i voti di mezza città dal momento in cui una delle due squadre non fosse in grado di sostenere i relativi oneri.
Le Società perché non possono (o non vogliono) accollarsi i costi totali della ristrutturazione o comunque dovrebbero trovare il modo di costituire insieme un veicolo compartecipato per dividerli in cambio del 50% della proprietà di un bene che poi diventerebbe oneroso e con un valore discutibile in quanto, appunto, condiviso quindi inferiore al valore reale (come avere un appartamento con gli zingari barricati dentro senza possibilità di farli sloggiare).
L’unico a dire la verità (magari per motivi tattici) fu il vecchio Garrone, piaccia o non piaccia, che infatti sosteneva di farsi lo stadio per i cazzi suoi per metterlo a patrimonio come fatto dalla Juve o nelle intenzioni dalle milanesi.
Sarebbe stata la nostra fortuna se l’obiettivo (?) è di essere padroni in casa nostra e godere dei benefici dello stadio come garanzia di un valore concreto e inalienabile del Genoa CFC.
Il non detto che pare emergere, tra le righe, é un papocchio - dove si parteciperebbe ai costi tirando il più possibile per inculare il contribuente ndr - tra il Comune e le due Società in cambio di un’effimera concessione centennale (?) come se fosse verosimile ritirarla quando non lo si è potuto fare nemmeno per morosità conclamata da parte di entrambe le realtà a fasi alterne.
Sono queste le tirate di belino che mi aspetterei per Blasquez, col malcelato godimento di far rodere il culo ai ciclisti in questo momento… ma tant’è