C'è chi dice "Se non sei da una parte o dall'altra della barricata, significa che sei la barricata". A me, restando in rima, mi sembra una cazzata. Forse si può provare a mantenere una posizione dorotea, moderata e, spero, lucida.
Ieri ho visto la mia prima partita dell'anno dal vivo, e a vedere Galdames mezzapunta ho avuto una fitta. E il primo tempo mi è parso uno spettacolo bruttino. Poteva andare meglio, se Kutlu fosse stato più in palla e se avessimo ancora in rosa, mi si perdoni l'evocazione di uno spirito del passato, Yeboah.
Però faccio due osservazioni:
1) Chi vuole un gioco arioso e brioso non comincia la stagione con Gilardino. Se però la stagione la cominci con un allenatore debuttante, devi cercare di accompagnarlo nella sua crescita, apprezzando ciò che fa di buono. E di buono c'è che, pur con una rosa incompleta, non sei partito battuto contro nessuno (tolto l'esordio). Il grande difetto è quello di rinculare troppo all'indietro, questo è evidente.
2) La priorità di un allenatore esordiente, e di una squadra neopromossa, sono i punti; a oggi i punti sono arrivati, e anzi, pensando a Torino, Udine e Milan, la sorte ci deve delle spiegazioni.
3) In gradinata ho sentito gente gridare per 120 minuti che siamo inguardabili, e a fine primo tempo ho sentito anche dei fischi. Che palle. In altri anni ho visto spettacoli indegni, a volte anche con un quotatissimo brizzolato in panchina di cui non ricordo il nome, con Fatic all'ala, con Esposito su Villa, oppure con Milito in panchina e il Pollo in campo, eppure ci si spellava le mani dagli applausi, sazi e satolli per l'ennesima corsa di Rossi, protesta di Milanetto, o gradassata di Sculli.
A quanto pare la reputazione di un mister, al Genoa, è un monolite che non conosce attenuanti né aggravanti. Mentre pochi eletti possono cagare nella fontana di De Ferrari e trovare chi ci si tuffa beato, altri finiscono nel mirino per qualsiasi scelta.
4) Io bestemmio all'idea che la panchina di Gilardino possa vacillare in base ai risultati del prossimo mese, come bestemmiavo all'epoca di Blessin. A proposito di Blessin, sono il primo a vergognarmi per il trattamento che ha subito l'anno scorso, e se si parla della vicenda di Blessin come di un esempio di ciò che non funziona nell'ambiente Genoa, sono d'accordo. Tuttavia, non trovo sensato andare a spulciare i tabellini del campionato belga e buttarli nella discussione, come se qualcuno potesse cambiare idea sull'allenatore in sé. Ci vedo la stessa perversione di chi si eccita a guardare le partite dell'Atalanta di Giampy, o di chi gufava contro l'Udinese perché la allenava il sacrilego Cosmi.
5) Qualche settimana fa, mi sono permesso di dire che il Muretto, a tratti, scivola in atmosfere da Bagaglino. Mi spiace assumere un ruolo polemico, ma a volte, tra un'accusa e un'offesa, tra un'intemerata e un Aventino, più che il Bagaglino mi viene in mente una versione di Uomini e donne, magari in felpa e con la voce roca.
Recentemente, i responsabili di questo spazio hanno invitato tutti a un po' di autocensura: magari scrivere meno, ma scrivere al proprio meglio.
In risposta, troviamo post con scritto solo "Sono assolutamente d'accordo", "!!!", "Ahahahah", "Oggi vengo", "Ieri c'ero", "Domani non ci sono", "Come stai?". Ma davvero il Muretto è diventato questo? Secondo me non è inevitabile, basterebbe un po' di autocontrollo.
E va ben, mi fermo perché sono cose che ho già detto e che alcuni hanno preso sul personale.
6) Non ho capito dove stia l'errore nel cominciare una frase con "E". 🙂