Nemesis Tutto comincia da una strana notizia diffusa dalla famosa rivista “Science”, e che nulla c’entra con il calcio:
“… la riduzione dell’inquinamento delle navi ha aumentato il riscaldamento globale”.
Ciao Nemesis,
anche per me, come scritto da @mashiro è sempre un piacere leggerti, repetita iuvant.
Condivido anche quanto ti ha scritto lui, quindi non mi ripeto (in questo caso sarebbe un "repetita non iuvant" ☺)
Invece voglio risponderti su quanto hai indicato e riporto qui sopra (andando in clamoroso OT, ma sicuro di rendere un servizio agli utenti del muretto...).
Nel mondo delle pubblicazioni scientifiche puoi trovare di tutto e di più. E mentre nel caso dei normali argomenti, questo non è di interesse per il cittadino comune, in alcuni casi invece questo ha un enorme impatto sulla società. Due argomenti molto dibattuti e di forte interesse sono ad esempio il Covid e il riscaldamento climatico.
La scienza ha bisogno di tempo (molto tempo) per arrivare a conclusioni con un grado di affidabilità elevato. E scrivo "grado di affidabilità elevato" e non "certezze". Perchè la scienza ha pochissime certezze, e gli scienziati si basano sul mettere sempre in discussione. E a questa alta affidabilità ci arriva anche grazie a studi che dicono il contrario di quello che dovrebbe essere. E proprio perchè una rondine non fa primavera, non bisogna fidarsi di chi cita un articolo scientifico a supporto della sua tesi (a questo proposito cito Michael Laugesen della serie Borgen, quando dice a Birgitte Nyborg che era in grado di trovarle in quattro e quattro otto degli articoli scientifici di come il petrolio Groenlandese non poteva avere alcun impatto sul cambiamento climatico).
A questo punto tu mi dirai: "E cosa posso fare io, comune cittadino, che non può essere esperto di tutto, a farmi un'idea su qualcosa?". Su questo ho due consigli da darti. Il primo è quello di spendere del tempo per studiare l'argomento. Ma non secondo quello che ti raccontano Salvini e il Giornale o la Schlein e Repubblica (per buttare li nomi a caso). No. Andando a leggere gli articoli scientifici. Quanti più ne puoi. Mi rendo conto che questo è un po' complicato. Il secondo è quello di fidarti della comunità scientifica, che fa questo processo di continuo apprendimento, di continuo aggiornamento del sapere. E' frustrante non potersi fidare. E' frustrante dover aspettare molto tempo per sapere con elevata probabilità come sono i meccanismi che regolano un problema. Ma purtroppo è così.
Per avere un po' più chiare le idee, consiglio la lettura di un libro di un divulgatore scientifico, Dario Bressanini: " Fa bene o fa male". Così, sotto l'ombrellone, avrai meno ansia in attesa dell'arrivo di Lukebakio e Pereyra... 😉