NostrAcarus
Ciao Acalo,
per lavoro (sono un chimico e faccio un lavoro tecnico) tendo a spacchettare problemi complessi, in pezzi più piccoli, perchè è più facile magiare tante piccole fette di torta che non una torta intera.
E allora proviamo a spacchettare.
Cosa è Gilardino?
Gila è un tecnico con una sua filosofia di gioco (che a molti non piace, come a tanti juventini non piace quella di Allegri, per fare un esempio), che è un esordiente (come il Genoa è una neopromossa, che piaccia o meno), e quindi che deve imparare. Che commette degli errori, che deve fare esperienza e deve crescere. E' abbastanza aziendalista, nonostante si sia fatto sentire verso la fine del mercato, lo ha fatto in maniera misurata senza mai dire una parola fuori posto, e che lavora con il materiale che ha a disposizione. Non è un integralista, ma ha bisogno di giocatori di qualità per poter portare i risultati. Il suo modo di giocare porta valore a chi gioca in difesa (pensate a quanto siano cresciuti Vasquez, Dragusin, Bani e De Winter) ed esalta chi gioca in attacco se ha fantasia e qualità (Albert, e mi sembra di vedere nelle ultime apparizioni anche qualcosa in più da Ruslan). Rispetto agli allenatori da te indicati non ha nulla in più (al momento), ma quei nomi sono destinati a muoversi per fare il loro step di carriera (Napoli cambia al 100%, Milan al 75%, Juve al 75%, Roma al 50%), e quindi Thiago e Italiano potrebbero essere presi in considerazione e cambiare squadra. E allora perchè non dare una chance a Gilardino, ad esempio a Bologna dove Thiago sicuramente andrà via e c'è Sartori che è bravo a costruire le squadre e sa cosa vuol dire lavorare con allenatori scassabelino (Gasperini docet)? O a Torino dove Juric potrebbe essere arrivato al capolinea dopo campionati anonimi e Cairo sembra apprezzare chi lavora senza mettere troppo il becco? Segnatelo, il prossimo anno Gilardino ha alte probabilità di finire su queste due panchine, per la gioia di molti genoani, o male che vada a Monza, dove sicuramente non fa uno step tanto più in alto ma per lo meno lo lasciano lavorare in pace e con alle spalle una vecchia volpe come Galliani.
Cosa è il Genoa squadra?
Il Genoa è appunto una neopromossa, che deve pensare a salvarsi quest'anno come detto da Gilardino a inizio campionato. Una squadra costruita con poco budget (per i problemi economici di cui tutti siamo a conoscenza), e che per i paletti di cui sopra è stata costruita portando alcuni giocatore di valore superiore, ma con poche riserve che possano dare profondità e continuità. Siamo una squadra di terza fascia in serie A e quindi abbiamo questo appeal. Se dobbiamo pensare a un sostituto di Gilardino, dobbiamo partire da questo assunto. Quindi per favore togliersi dalla testa Farioli (che si sta giocando il campionato in Francia e se cambia non viene di sicuro al Genoa) o Thiago Motta (che col Bologna è in zona coppe e non viene sicuro da noi ma caso mai va al Napoli o alla Roma o al Milan o all'estero), per non parlare ovviamente di De Zerbi. Lo stesso Tudor, che ha rimbalzato il Napoli solo qualche settimana fa, dubito accetterà il Genoa tanto alla leggera. Per farlo vorrà garanzie e soldi. Può permettersi il Genoa di dare queste garanzie e questi soldi ad un allenatore per ritrovarsi a novembre del prossimo anno a rimettere tutto in discussione? Io dico di no. E allora il nostro target possono essere i Di Francesco, i Gotti, i Sottil e via discorrendo. oppure come dice @mashiro Agostini. Ma è in grado il Genoa società di difendere l'operato di un altro semi-esordiente? O addirittura come scrivi tu ad uno che arriva dallo scouting e quindi un Blessin 2.0? Oppure deve affidarsi a qualcuno di ben accetto (solo Gasperini) e consegnargli le chiavi di VIlla Rostan? E qui arriviamo alla prossima fetta di torta.
Cosa è il Genoa società/dirigenza?
Il Genoa società ha seri problemi economici che sta piano piano migliorando. La negoziazione del taglio delle tasse ne è una testimonianza e questo complicherà le cose nel prossimo futuro (tutto il 2024).E' una società nuova che, come Gilardino, cresce, sbaglia e impara (la retrocessione del primo anno e l'errore Shevchenko spero abbiano insegnato qualcosa). Spero anche che abbiano imparato dall'anno scorso dove Blessin non è stato difeso per nulla (se non con una poco utile levata di scudi di Spors nelle due settimane prima dell'esonero) e hanno rischiato di mandare tutta a bagasce per le faide interne. Una società, come detto da Moggi qualche mese fa in un podcast, deve difendere l'operato del tecnico di fronte ai giocatori e ai tifosi, perchè il tecnico è un uomo solo, che si ritrova ancora più solo quando le cose vanno male. E qui si misura la grandezza di una società e dei suoi manager, quando sanno difendere il loro operato nei momenti di difficoltà, e questo lo è. Quindi in questo momento sul mio personale banco degli imputati o dei "sotto osservazione" ci sono di più Ottolini Spors e Blazquez, perchè è facile prendersi le pacche sulle spalle quando vieni promosso, ora misuriamo la loro capacità di stare sul pezzo.
Cosa siamo noi tifosi?
Noi purtroppo e per fortuna siamo questi. Dovremmo conoscerci e non dovrei stupirmi più di nulla dopo 50 anni. Siamo un grande moltiplicatore in alcuni momenti ma rischiamo di essere un forte depressivo in altri (e questo è uno di quei momenti). Siamo cervellotici e umorali. Con due vittorie guardiamo al Milan e con due sconfitte guardiamo ai delegazionisti. Io non mi arrabbio nemmeno con chi inizia a mettere in discussione Gilardino dopo un punto nelle ultime tre partite, ma con chi lo metteva in discussione dopo il pareggio col Napoli e il furto col Milan avendo comunque squadre rimaneggiate e ancora in rodaggio. Rispondo a @Nemesis perchè per quello che scrive e per come lo scrive è uno dei writers che stimo maggiormente qui sopra, ma non riesco proprio a farmi digerire che cambiare allenatore sia una cosa positiva. Non lo è MAI. E' un fallimento di tutti, che poi sia una cosa che debba essere fatta in alcune condizioni è credo palese a tutti, ma a queste condizioni bisogna lottare per non arrivarci MAI. e qui a lottare sono veramente in pochi. E a lottare devono essere i tifosi, i dirigenti e i giocatori tutti.
Concludendo il mio ragionamento. Per me al momento sono sotto osservazione i nostri dirigenti che devono dimostrare di essere del livello a cui il Genoa ambisce, e primo di tutti Blazquez, perchè il pesce puzza sempre dalla testa. Se sarà in grado di guidare fuori dalla tempesta la barca in questo mese e mezzo, insieme alla squadra di persone che lo affiancano, allora potremo sperare in un futuro veramente diverso. E lo deve fare partendo da un aspetto in cui gli americani sono molto bravi, e cioè la comunicazione, che in questo periodo sta mancando molto a livello strategico (sul marketing stanno facendo passi avanti). Se no, le differenze con un Preziosi 2.0, o con un Giulini o con un Setti o con un Cairo sono veramente poche...