Namaskar61
Ciao Alfredo 😘 pur trattandosi di un evento speciale, molto difficile da ripetersi anche in Albione, ci sono considerazioni oggettive che aiutano a comprenderlo.
Innanzi tutto le risorse.
Riguardo ai diritti TV, oltremanica, la differenza tra la prima e la decima ė del 19% (-50% in Italia), con l’ultima del 37,8% (-66%). Inoltre l’ultima inglese, Norwich, prende di 116,4 milioni contro gli 87 milioni dell’Inter al netto degli introiti delle coppe.
Le differenze abissali tra i campionati non consistono solo nelle risorse a disposizione dei club ma che nelle ridotte differenze (anche se importanti considerando coppe, stadio e merchandising) tra le squadre del campionato inglese.
Quindi, caro amico mio, probabilità basse ma triple rispetto all’Italia. Va poi considerata la tipologia di calcio meno tattica, la quale comporta svarioni e ribaltoni che tanto divertono e rendono più imprevedibile il tutto.
In sintesi, i cicli italiani (senza considerare Francia e Germania che hanno il vincitore in partenza) sono più lunghi e non comprendono più di tre/quattro squadre. Come ha scritto Mashiro il Napoli è stato il mezzo miracolo e dimostra come risorse più distribuite e una buona gestione (Giuntoli) consentono il blitz.
Il calcio moderno genera un solco pazzesco tra chi riesce a giocare la Champions e gli altri tanto da portare, con tutta probabilità, al campionato europeo con quelli nazionali a contorno. La Premier è meglio gestita e produce più risorse ma non fa eccezione a livello di sistema. Senza oligarchi russi e con la superlega in fieri sono destinati a rientrare nei ranghi maggiormente rispetto all’ultimo decennio.