Criscitalebano i due gol finali sono ininfluenti sulla prestazione...
Concordo, ma voglio precisare che, quando affermo che non ricuperi un risultato, salvo batti e ribatti, con l'assalto cieco alla diligenza e tutte le punte in campo, non mi riferisco al punteggio finale. Mi riferisco proprio alle probabilità e al modo di cercare il pareggio. Mettere dentro Ekuban togliendo un centrocampista veicola un messaggio di "perso per perso" e di "speriamo che cada una bagascia in mare". In pratica, lanciamo lungo e speriamo nella sorte. Lotteria.
Fino a quando ha tenuto gli equilibri per organizzare la rimonta, il Genoa ha creato qualche occasione e ha subito gol solo su punizione dopo aver agguantato il pareggio. Mantenere un impianto di gioco è anche un segnale di fiducia e di forza. Si possono sostituire alcuni giocatori, ma senza stravolgere tutto, cosa che può essere fatta nel caso in cui la partita giocata fino ad allora sia stata un disastro. Non era il caso di ieri. E secondo me non è mai il caso. Gli altri lo sanno bene e se non sono dei dilettanti allo sbaraglio si chiudono, si preparano alle mischie e aspettano il momento buono per ripartire. Quindi la mia osservazione non deriva dal fatto che abbiamo preso due gol nel finale, ma dal fatto che con quel tipo di soluzione non si arriva quasi mai a riagguantare il risultato e spesso si prende l'imbarcata.
Con questo, ripeto, finali del genere si sono visti con Gasperini, con Sheva, con Blessin e con quasi tutti gli allenatori passati da Genova per 6 mesi o addirittura per un anno quasi intero. Lo reputo un classico della disperazione che produce un solo risultato: fare esaltare il proprio pubblico e i propri avversari.