AleR
Ciao AleR,
rispondo a te dopo aver appreso che riprendere “vecchie” polemiche interloquendo con altri, non tradisce impegni pregressi.
Quando il tennis non se lo cagava più nessuno in Italia, 4Mazzi riprendeva a giocare per amore di questo sport ma, soprattutto, per aver scoperto che la concentrazione necessaria a competere rappresenta un efficace distrazione rispetto ad una vita lavorativa parecchio stressante e totalizzante, (altro che statali).
Per chi vive fuori casa, inoltre, il circolo del tennis facilita l’inserimento, la socialità e consente di fare amicizia.
Essendo un soggetto intraprendente, oltre a sbuffare per migliorare il “mio” tennis (me la gioco con i 4.1 anche se riesco, maledetto lavoro, a fare praticamente solo i campionati a squadre nel week end), ho contribuito alla gestione sportiva del circolo: scuola agonistica, campionati e organizzazione del challenger 110k€
Questo mi ha permesso di conoscere molti giocatori, tra i quali Berrettini prima esplodesse, ma anche Charlie Alcaraz, Tomas Etchverry, Cerundolo, Ansaldi, Zhang per citare i migliori nella classifica attuale. Mi sono confrontato personalmente, durante lunghe serate mangerecce, con protagonisti del passato dove si è discusso dell’evoluzione del gioco e confrontato il tennis anni 80/90 con quello attuale.
I materiali e la preparazione fisica inchiodano i tennisti alla linea di fondo, le rotazioni sfavoriscono il rovescio ad una mano per la difficoltà di colpire sopra la spalla evitando lo slice: sono dati di fatto.
La velocità della palla (dopo il rimbalzo e non quando esce dal piatto corde in ragione dello spin) è di circa il venti/trenta percento superiore a trent’anni anni fa e la possibilità di gestire volée non impossibili è aumentata moltissimo… io stesso, che sono una discreta quarta categoria 😁, non ho difficoltà a passare una volée ben giocata ma non definitiva.
Questo ha reso la discesa a rete meno conveniente, eufemismo, quindi frequente ed il serve and volley una semplice variante tattica e non uno schema costante, come fu in passato per una quota significativa di campioni nonché un obbligo sull’erba.
Non continuo per non tediarti… la conseguenza è un tennis più veloce e fisico che ha generato un gruppo di tennisti monotono a vedersi (in TV perché dal vivo fanno paura) che occupa posizioni di classifica importanti. Unico rimedio sarebbe la riduzione dei piatti corde o la modifica delle palline: in uno sport giocato con attrezzi solo modificandoli cambi il gioco. I protagonisti cercano la vittoria e non lo spettacolo.
La lunga premessa è necessaria per smentire perentoriamente la tesi dello scarso talento dei giocatori attuali: una volée, smorzata ma anche risposta e variazione oggi comporta una difficoltà molto superiore rispetto al passato in relazione alla complessità della palla che devi gestire.
Se vuoi sfondare il muro dei “pallettari” devi mettere in campo variazioni molto più difficili da praticare rispetto al passato ed i rarissimi giocatori con discese a rese sistematiche o rovescio ad una mano, sarebbero stati degli eroi nel tennis anni 80/90.
Finisco solo col ribadire alcuni punti sui singoli, per esperienza diretta: Berrettini si è fatto un culo nero per arrivare a livelli molto più alti di quanto il suo talento (tecnico perché si parla sempre poco di attitudine mentale che è determinante nello sport professionistico ed a maggior ragione nel tennis). Non se la tira e tirargli merda addosso lo trovo profondamente ingiusto.
Con Alcaraz feci la doccia (già raccontato sul muretto) e gli pronosticai i primi cinque in due anni, sbagliando per difetto; talento enorme che dovrebbe essere apprezzato soprattutto da chi apprezza il tennis di tocco (ma il modo di ragionare di alcuni 😁 segue percorsi incomprensibili con approccio razionale).
Infine Sinner: il rischio per un giocatore di ritmo (nel tennis li chiamano flipper e devi pensare a Rublev per fare un esempio top) era di non migliorare il servizio e insistere solo sulle accelerazioni da fondo (da non confondere con i pallettari come fa qualcuno, per cortesia). Il suo miglioramento è principalmente sul servizio ma sta lavorando in maniera sorprendente sulle variazioni e sulla difesa (Alcaraz ci è nato e deve solo mettere su esperienza mentre lui ci sta lavorando durissimo).
Se continua così, cosa non scontata in uno sport spietato dove l’uno percento di differenza fa perdere le partite, può arrivare in vetta. I punti fondamentali, in una partita equilibrata un set lo vinci su due punti, li gioca sempre meglio aiutato dalla battuta in evoluzione e dalla risposta (naturale).
Un altro Sinner (molto più antipatico e antisportivo) può essere Rune… se bimbominkia cresce, i tre si giocheranno il dopo Nole. Un abbraccio…😘