NostrAcarus Allegri mi sembra nella condizione, che nessuno vuole ammettere, che allena una squadra senza obbiettivi e quindi gli rompono inutilmente i coglioni.
Un giochista avrebbe fatto 70 punti con la Juve giocandosela 38 giornate su 38 con il Milan a quel livello lì.
Allegri ha fatto 25 giornate al ritmo dell'Inter e se Milik non regala la partita a Nicola probabilmente sarebbe ancora lì a battagliare punto a punto con l'Inter.
Ci ha provato, gli ha detto male.
Quello che io sostengo è che i campionati si vincono con la difesa e le squadre si costruiscono da quello.
Tenere tanto palla, pressare con tanti uomini in avanti e alla via così: sono tutti stili il cui primo scopo è non prendere goal.
Anche il possesso palla serve per non prendere goal: se la palla è mia non è degli altri e quindi goal non lo prendo.
Il Genoa ha scelto un mix di varie cose: cercare il recupero aggressivo nell'ultimo terzo di campo, rincula ordinatamente nella zona centrale del campo per orientare l'attacco avversario sugli esterni.
In fase di possesso cerca sempre l'imbucata centrale, difficilmente passa per gli esterni, e lo fa sia che la manovra sia ragionata(i 20 passaggi che portano al goal di Salerno) sia che lo faccia con azioni più veloci saltando qualche linea di passaggio(mi viene in mente Napoli per dire).
Come ti dicevo io immagino che Gila come primo passo abbia non quello di stravolgere questi principi ma di renderli più efficaci, i principali problemi di questo Genoa sono stati che: l'attacco di scorta ha fatto male(Ekuban e Puscas) nella prima parte di stagione e che nella parte centrale del girone d'andata ti sono mancati i cambi, con Gila che ha spesso dovuto fare degli azzardi e li ha pagati cari.
Per me quindi il passaggio di crescita, che serve anzi tutto alla rosa, è che l'attacco di scorta sia più credibile in A(e già la presenza di Vitinha mi sembra alzi di molto il livello) e che non ti manchino i cambi(e nel girone di ritorno non sono mai mancati, de facto).
Il risultato che mi attendo è che si riducano sensibilmente i punti persi nel finale magari con un saldo che possa addirittura diventare positivo tra punti guadagnati per l'aiuto dei subentrati e punti "di meno" tra quelli persi per un goal al 90esimo.
Se avessi 3-4 partite con la porta inviolata in più, saresti più vicino a Torino e Monza.
Quella roba lì è il margine che hai.
Poi per me viene gratis che alzando la qualità degli interpreti giochi un calcio più piacevole: se gioca Sabelli che sbaglia 1 passaggio ogni 3, riesci ad avere un certo possesso palla, se gioca Spence che ne sbaglia uno ogni 6, ne hai inevitabilmente uno diverso.
Questo è quel che penso io.
Dopodiché nel percorso che immagino di Gilardino non c'è tanto la ricerca di una legacy estetica, come può essere quella di Gasperini, ma penso più alla ricerca di un risultato: se il ramo sportivo non lo abbandona me lo immagino più alla ricerca di una Conference o di una Coppa Italia.
Quella penso potrebbe essere la sua eredità.
E sinceramente non me ne lamenterei troppo.