mashiro
Purtroppo le scorie dell'ammutinamento non sono passate e chi ne è stato complice, trovandosi ora orfano del Gasp da loro atteso e vedendo l'inadeguatezza della rosa, insistono nel cavalcare la tigre della vecchia battaglia e del pregiudizio, per cui alcuni giocatori sono intoccabili, altri indifendibili anche quando non sbagliano niente.
Esempi.
Se al posto di Hefti (che ha sbagliato, certo) ci fosse stato Martinez, e viceversa, avrebbero parzialmente assolto il difensore e impalato il portiere. Se al posto di Retegui ci fosse stato Yeboah, non avrebbero scritto che "non arrivavano palloni giocabili", ma che il centravanti era una schiappa. E se al posto di Gilardino ci fosse stato Blessin in panchina, apriti cielo. Sono totalmente inaffidabili, ma purtroppo sono pifferai seguiti ciecamente da una massa di tifosi malleabili e condizionabili.
Ho guardato il Bologna, avanti anni luce rispetto a noi nel progetto, con giovani di qualità in tutti i ruoli. Fatica a vincere come tutti, tranne le tre o quattro big, faticano a vincere, ma ha una signora rosa. Bene, in possesso palla, Thiago inizia l'azione esattamente come Blessin, con quel 2611 su cui i nostri pulitzer ironizzavano. I due difensori che si allargano e i centrocampisti che scendono a ricevere palla nel mezzo. E in fase di non possesso, fino all'ingresso di Orsolini nel finale, vedevo il tanto famigerato 4222. Poi, ovvio, loro hanno un centravanti stellare, vicino ad essere un campione e con tutti i requisiti per diventare un fuoriclasse, che solo i ciechi non vedevano quando è arrivato al Parma. E centrocampisti di buona qualità capaci di inserirsi al momento opportuno. Adamoli e soci non guardano come giocano le avversarie, ma insistono nei loro pregiudizi. Se il Genoa finisse il campionato ultimo con 20 punti, scriverebbero che con Blessin ne avrebbe fatti solo 18. Per dire.
Ho riguardato l'azione del gol subìto a Torino.
Radonjic riceve palla sull'out. Hefti lo fronteggia a due metri di distanza. Tra lei e la porta c'è il vuoto pneumatico, Nessuno della difesa accorcia. Il mediano che dovrebbe raddoppiare è svanito, non si vede neppure l'ombra. Ma in linea con il vertice dell'area, a meno di 8/10 metri di Hefti, c'è un giocatore del Genoa che, abbassandosi velocemente, non solo farebbe in tempo a dare copertura a Hefti, ma toglierebbe a Radonjic e al nostro difensore, l'opzione di rientrare sul destro, mica una cosa da poco. Invece quel giocatore se ne sta lì, fermo con le mani sui fianchi e si disinteressa dell'azione, così come il resto della difesa, portiere incluso, che si fa prendere alla sprovvista e fino all'ultimo scommette che l'attaccante crossi invece di tentare la conclusione impossibile. Il giocatore che osserva l'azione come spettatore non pagante è il numero 11. Temo che sia Albert.
Quindi speriamo che quell'azione venga vista e rivista dallo staff tecnico e che si capisca che si è trattato di una bambola generale, al netto dell'errore di Hefti. Trovare il capro espiatorio non è il modo per risolvere i problemi ed evolvere. Ma quando leggi un'analisi, magari sbagliata ma seria, negli articoli dei nostri Pulitzer?