Allenatore per varare un progetto o allenatore per tirare avanti in qualche modo?
Nel secondo caso voto Gotti, per la personalità e perché parla italiano da persona colta e responsabile. In questo è all'altezza di Spalletti. Molto bene anche Nicola e Gilardino. Ma Gotti mi dà garanzie anche sul piano tecnico. È un'enciclopedia del calcio, formata in tanti anni di gestione delle giovanili e di una fabbrichetta di campioncini.
Nel primo caso invece occorre una visione manageriale. Azzerare tutto. Trovare un profilo di caratura internazionale non colluso col sistema italiano. Uno che ha vinto molto, che è finito fuori dai giochi, ma che ha voglia di rivincita e di ricominciare daccapo. Con lui si forma una squadra che prevede tutti gli allenatori delle giovanili e del femminile, oltre ai tattici, in modo da formare un settore tecnico coerente e, in futuro, quando l'allenatore principale famoso non ci sarà più, non lascerà macerie, me potrà essere sostituito senza traumi. Questa struttura tecnica sarà coordinata da una persona per bene, senza mire di ambizione personale, brava a risolvere i contrasti e a motivare lo spirito di collaborazione e di identificazione con la bandiera e la storia del club.
Come guida tecnica che ci mette la faccia i miei favoriti sono extra-sistema alla Bielsa. Ma per l'ambiente Genoa credo che sarebbe perfetto un pragmatico in lotta continua come Mourinho.
Per il lavoro di coordinamento dietro le quinte e di esaltazione delle armonie, ovviamente la persona perfetta è Ballardini.
Basta con l'allenatore demiurgo! Il salto di qualità è una struttura.