Bortolazzi
Tutto molto condivisibile Mario.
Mi permetto di aggiungere un solo concetto: il trasporto verso la nazionale è molto legato ai protagonisti in campo. Fino alla prima metà degli anni 80 (prima del Berlusca sostanzialmente), i calciatori non erano affatto prime donne e, pur guadagnando, finivano la carriera con tre appartamenti e il tabaccaio per garantirsi un introito post carriera.
Questo almeno per i molti, al netto di una manciata in grado di continuare allenando.
I famosi oriundi si fermavano a vivere in Italia, basti pensare a gente come Sivori e Altafini, finendo la carriera avendo indossato un paio di maglie.
Hai citato l’ imperitura formazione dell’82: Zoff, Gentile, Cabrini, Oriali, Collovati, Scirea, Conti, Tardelli, Altobelli/Graziani, Antognoni, Rossi.
Nove undicesimi (tolti Collovati e Rossi) sono stati simboli autentici delle squadre di appartenenza, simpatiche o meno con riferimento al blocco Juve.
Dal punto di vista del trasporto fa tutta la differenza del mondo secondo me rispetto a figli e nipoti del Sig.Bosman avvezzi a mollare qualsiasi origine per scroccare contratti milionari inchiappettando le squadre d’origine “a scadenza”. Solo per fare un esempio, come si fa ad affezionarsi a Gigio Donnarumma? per la verità questo vale pure per il Genoa e rimango perplesso quando, ad esempio, non trovo condivisione se commento negativamente la scelta di Thiago Motta (legittima, per carità, ma particolarmente abrasiva dal mio modesto punto di vista).
Concludo affermando che “accusare” l’Italia di utilizzare forza fresche non autoctone appare francamente ridicolo, essendo la nostra nazionale l’ultima ad arrivare a questa soluzione dal momento in cui Germania e Francia, ovvero le nazionali più vincenti degli ultimi anni con la Spagna, sono zeppe di calciatori provenienti da ex colonie oppure stranieri belli e buoni senza neppure il bisnonno di Sestri Levante come il tanto vituperato Retegui.
Non oso paragonare la nazionale italiana al Genoa… se perde mi spiace ma senza farmene un cruccio, ok; però la tifacchio moderatamente senza imbarazzo alcuno . Nelle eliminatorie dei massimi tornei me la guardo in modalità “supporter”. Perché se giudico mi faccio mille problemi, ma se confronto non è che glia altri hanno troppo da fare gli splendidi da ogni punto di vista.
Alcune partite, come contro Francia, Germania e Olanda le sento particolarmente e quando li purghiamo godo come un riccio anziché no 😉