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  • Deliri onirici figli dell'insonnia (quello che non ho...)

edoardo777

Sono d’accordo Edoardo, sulla testimonianza intendo 😂

Per il resto vedremo cosa ci riserva la vita… di sicuro quelle bottiglie che ti ho promesso ce le scampiamo eccome. Spero a Lugano con Jena e i soliti noti quest’autunno.

Il tuo post, come rarissimamente mi è successo ti dicevo, non solo lo conservai ma lo leggemmo insieme a mia figlia perché sei riuscito a rappresentare moltissime cose che sento e penso come personalmente non sarei riuscito a fare. Quindi non sarò il solo a testimoniare… sperando, dico davvero, un giorno lo legga ai suoi nipoti e loro ancora.

Rileggendolo ho trovato molto dei deliri insonni… magari sarà suggestione, per carità.

Se avrai voglia, senza menare il belino perché se non ti viene ce ne beviamo una in più 😂, mi piacerebbe leggere un tuo pensiero prima del lucchetto a fine mese.

Ti abbraccio

Namaskar61 In questa fase le tue analisi ed i dati o non contano più, o contano meno del periodo trascorso.

Caro Alfredo. Quante volte ho, abbiamo, constatato empiricamente il tema della “memoria corta” come dicevano i vecchi.

Citavamo il patto (scellerato) tra scienza ed economia. Le discipline dominanti sono attualmente le neuro scienze, le biotecnologie e l’informatica per la gestione dei dati; tu mi dirai, “ou belin Massimo, cosa c’entra???”.

Sono stati fatti e sono tuttora in corso migliaia di esperimenti per definire i “pattern” delle scelte umane e comprendere il “sentire”, che definisce l’attitudine a decidere e determina le decisioni stesse.

Naturalmente per guadagnarci sopra ma anche per orientare le elezioni, a proposito di “democrazia”, fermo restando l’astensionismo figlio dell’irrilevanza percepita ormai, come deliravo, dalla stragrande maggioranza delle persone.

Anche qui dovremmo discutere anni, tradendo le pillole di “massimi sistemi” che il nostro modo sintetico di interloquire impone.

Per rispondere alla tua correttissima affermazione sul fatto che le mie evidenze non fanno più grande presa, meglio ne fanno progressivamente meno fino a far riemergere paragoni insostenibili (seppur fatti in buona fede ndr) me ne è rimasto impresso uno:

centinaia di volontari si sono sottoposti a due colonscopie senza anestesia, una prima più veloce e una seconda più diluita nel tempo. L’esame tecnicamente comporta , per completare gli accertamenti, dolore e fastidi e l’unica differenza nel caso dell’esame più lungo è stata quella di somministrare un dolore inferiore nell’ultima mezz’ora rispetto a quello più corto.

Caso 1 (tempo inferiore)= dolore totale 10, fastidio totale 10
Caso 2 (tempo superiore)= dolore totale 12, fastidio totale 15

In grandissima maggioranza i pazienti hanno scritto di ricordare con più sollievo il “caso 2” e lo avrebbero scelto se costretti a ripetere, in futuro, l’intervento. Evidentemente avendo stampato nei neuroni il sollievo dell’ultima mezz’ora dove i dolori più acuti sono si sono rarefatti.

Funzioniamo così Alfredo, il nostro “io esperienziale” soccombe sempre all'altrettanto nostro “io narrante”. Posso dimostrare dieci milioni di volte una cosa ma, più mi allontano dal “dolore acuto” più le costruzioni narrative del mio cervello tenderanno a edulcorare i ricordi, trasformando i risultati analitici, fino a stravolgere la realtà.

Le neuro scienze, quelle che tra uno smartphone ben stretto al polso e un sensore biometrico piazzato qui e la, sono già in grado di capire meglio di me cosa voglio. Misurano il battito, il sudore, sentono quando mi viene basanotto (😂) se vedo una scena x piuttosto di y, eccetera eccetera.

Insieme ai dati raccolti e processati a velocità supersonica stanno craccando i processi decisionali della mente umana, dimostrando come la razionalità possa diventare un elemento secondario rispetto a sofisticati sistemi di autodifesa sviluppati in millenni dall’uomo per non impazzire cristallizzando il dolore.

Nel nostro laboratorio la ragionevolezza tiene ancora, il dolore della gestione Preziosi è stato troppo lacerante, per dire, ma “fuori” rischiamo di essere più vicini di quanto immaginiamo a rimpiangerlo… e delle analisi ci siamo già rotti il cazzo anche in laboratorio: “maledetti kommercialisten” “professoren” “CEO dei miei coglionen”… in trincea!

La narrazione prevale sempre sull’esperienza amico mio. Ormai è un dato scientifico e, profilati come siamo tutti quanti, facendo interagire processori e integrandoli, stanno facendo soldi a palate e ci controlleranno ben presto alla bisogna… ci piaccia oppure no 😉

Se uno avesse fiducia nella buona fede potrebbe anche essere una splendida notizia: le macchine ci condurranno a scelte più razionali. Se uno avesse fiducia…

edoardo777
Chapeau a Edo.
Uomo vero che trasuda vita vissuta, cultura e quell’affascinante scintilla rivoluzionaria con cui ho avuto il piacere di trascorrere belle serate parlando degli argomenti più disparati e che, mi sono ripromesso, diventerebbe l’emerito protagonista di un eventuale romanzo che dovessi mai scrivere.

IL FANTASMA ZANGRILLINEN

Da quando gli uffizialen superioren non hanno un becco di quattrinen ci è sparito il professoren.

Son finiti i bei tempi dei komplotten orditi per fare fuori Her Blessin, quando il fido Cessi pontificafa sul ciornalen e kontattava il fate di Crugliasken (altro aumento dell’ingaccien).

Per la ferità profa sempren a lanciare le feline, l’altro ieri ha tentato di far trapelare di una fiera opposizionen alla fendita del centrafante argentinen: non ci ha kreduto manko il suo kanen…

L’ultima folta la fedetta prussiana lo ha affistaten in auto mentre usciva dall’assemplea di leken: “finalmente il Genoa è trattano con onore e rispetten!!!”

Meno male professoren sennò tentereppero di komprarci pure il pallonen 🥲

Tra un sogno del Gondonen e una felina sul centrafante argentinen, dicefamo, il professoren si è dato alla makkien, kome dargli torten? Her Spors non se lo kaka di striscien e il riskio di far ficure di merda é al massimo lifellen.

Gli osserfatori più smaliziaten skommettono pesante si materializzerà nuofamenten in kaso fada tutto bene… naturalmente facendo magnifikare da Cessi l’eorika intercessionen.

Dovesse andare in facca, rimane sempre la fiera ritiraten… “rimanko sempre il papà ma stafolta ai ciocatori ho mollato kvalke skopaccionen!”

I feri genoani hanno cià prenotaten la pagina della cazzetta: arridatece er puzzonen!!! Kontro ogni pronostiko han tirato su due citti anke sul muretten 😂

Non c’è un neuronen

In trincea kontro i perfidi kommercialisten

GRANDE SARETTEN

dura la fita in trincea. Ogni ciornen fendiamo il Gondonen, adesso ke Her Spors non fiene più bene pure lui difenda un traditoren (ultimo a resistere lo stoiko maurizien a kui ferrà presto pratikato il lafaggio del cerfellen).

Hai foglia a rikordaren ke la skuadra son due anni ke tira la karretten, ke il fekkio centrafanten era konsiderato un pofero imbecillen… niente da fare, ci afefano promesso le risorse illimitaten mentre al fronte non arrifa la gamellen:

i ciofani non son più ciofani, l’alkoritmen non funzionen e la skuatra non si può proprio federen… mai un passaggio in afanten e una noia pazzesca ke fiene foglia di kampiare kanalen, oppure skiacciarsi un pisolinen… poko importa si parli del cirone di andaten, kvello di ritorno non si è fisto per prostenen…

“ke parpa ke noien”: cinquanta punti da neopromossa non li afefamo mai fatti ma kosa importen: fogliamo fencano mantenute le promessen… skommettiamo fada tutto a puttanen!

Brutti skerzi fa la fita di trincea: ou belin… mi sarò rinkoglioniten, rikortafo di essere un tifosen… “in trincea si skommette kontro per sostegno agli impafidi tifosen”… mi cira la testen…

“i konti non tornano!”… ma non li afete fatti i konti, kvelli li fanno i perfidi kommercialisten…

“non tornano lo stesso! si approfittano dei poferi tifosen”… ma sono ottant’anni ke lo fanno… “kontestazionen!”

Sono konfuso… fiene foglia di mollaren… molto probabilmente non kapisko più un kazzen… non ho mai kapito un kazzen…

Kieto konsiglio all’alleaten del Sol Levante ke mi passa la baionetta per l’eroiko harakiren… mi squarterò da solo kome un takkinen…

kvuando tutto sempre perduten spunta in sogno la tolce Saretten: “skommetto ke la ce la facciamo!” tra le nubi un raccio di solen… c’è ankora speranzen

un neuronen?

Grazie Saretta77

    4Mazzi
    Che bello poter leggere i contributi di Massimo, Ianna -messi volutamente vicini-, Maury, Edo, Alfredo e tutti gli altri che ora non elenco…
    Genoa, cultura, politica, cronaca e tanta tanta ironia (condita al livore!)

    7 giorni dopo

    Sono arrivato alla fine del mio viaggio estivo. I miei deliri, supportati dalla saggezza e la pazienza di Alfredo e il contraddittorio di Maurizio, hanno inteso darvi qualche spunto – magari poco originale avendo saccheggiato un autore in grado di impormi profonde riflessioni – su un modo diverso di intendere la storia dell’umanità e “leggere” l’attualità e le profonde trasformazioni in atto con occhi diversi.

    Perché, come detto, con la nuova rivoluzione bio-tecnologica e digitale dobbiamo fare meglio che con quella industriale, costata due guerre e milioni di morti; le bombe atomiche e le interconnessioni economiche globali non lo consentirebbero.

    Il potere di basa sulla collaborazione delle masse e ha bisogno di fatti e di narrazione. Per questo, a tutte le latitudini, sono state inventate le religioni: il collante per gestire le masse a cui, comunque, va dato in primo luogo da mangiare.

    La Bibbia, il Corano e i Veda sono come Harry Potter, mi scuserete e spero lo faccia in particolare Maurizio, ma la penso così: narrazioni metaforiche pervase da grande saggezza.

    Utili a far cooperare le masse come lo erano le religioni ancestrali animiste o gli dei greci e romani. Dopo duemila anni di cristianesimo, queste ultime sembrano favole ridicole, ma la differenza con un Dio che ama incondizionatamente il peccatore per mandarlo, nel suo amore infinito, all’inferno a bruciare in eterno tra atroci sofferenze non mi appare così rilevante rispetto a Zeus, Afrodite o Mitra (tra l’altro in debito conto quando il cristianesimo è diventato, poffarbacco, religione di Stato).

    Quando la funzione sociale delle religioni classiche ha mostrato la corda, con la crescita dirompente dell’umanesimo e dell’individualismo, ne sono state inventate di altre: le religioni laiche come il liberalismo, socialismo ed evoluzionismo.

    Zii, figli e nipoti, come ad esempio il nazionalismo (di nuovo attuale nonostante la reale impossibilità di chiunque di sganciarsi dall’economia globale interdipendente) sono ancelle della religione. Quando i precetti religiosi concretamente utilizzati per garantire l’ordine si sono dimostrati insufficienti e recepiti come contradittori, occorre andare in soccorso.

    “Siamo ignoranti e facciamo affidamento sulla conoscenza degli altri”.

    Pensate a cosa riusciremmo a combinare senza affidarci alle competenze altrui, oppure senza contare sulla fiducia negli altri come sul fatto diano valore ad un pezzo di carta colorata senza alcun valore intrinseco quale sono i maledetti “soldi”.

    La maggior parte delle nostre idee è plasmata dal comune pensiero di gruppo piuttosto che alla nostra razionalità individuale, e ci atteniamo a queste concezioni per lealtà di gruppo.
    Non riesci convincere, anche su Qdm, dell’ineluttabilità di determinate politiche societarie del Genoa CFC mostrando decine di fogli con i dati che dimostrano in che condizioni la Società è stata lasciata e come si sta tentando di risanarla: vendi un fantasista e Blasquez diventa “come Preziosi”.
    La maggior parte della gente non gradisce troppo i fatti né sentirsi stupida: il potere del pensiero di gruppo è tenace e paradossale.

    D’altro canto, il potere distorce la verità, gli uomini di potere non hanno tempo di pensare ne sono aiutati dagli interlocutori, troppo impegnati a blandirli per ottenere briciole attraverso decisioni favorevoli. Devono agire e sono spesso, a loro volta, utilizzati. Se qualcuno pensa lo facciano con una visione lucida del mondo, si sbaglia: troppo complicato!

    La verità ha bisogno di tempo da perdere: riflettere, ascoltare chi non ha interesse, leggere idee balzane e discernere tra emerite baggianate e profonde verità. Mediamente sostenute da avanguardie visionarie e anarchiche (per dirla alla Edo), capaci di smascherare in anticipo le cazzate che si mostreranno tali alle masse solo dopo immani sofferenze. Perché le narrazioni (favole) sono apparentemente innocue ma la sofferenza è reale.

    Il potere è strutturato in modo tale che coloro che non si danno da fare per sapere possono rimanere nella più beata ignoranza, e coloro che fanno lo sforzo si renderanno conto che è molto difficile scoprire la verità.

    In soccorso, per le coscienze più travagliate e le sensibilità spiccate, viene sempre la morale delle intenzioni: non so cosa fanno, ne ho colpa?
    Oppure, ancora meglio, “lo vado dicendo che sono degli avidi assassini, not in my name”. Ma se l’intenzione è opposta ma mangio in quel fienile e mi abbevero a quella fonte, la mie buone intenzioni salvano la mia coscienza?
    L’amara verità è che il mondo è diventato troppo complesso e noi si fa ancora riferimento a valori di 5.000 anni fa.

    “Il potere della cooperazione umana dipende da un delicato equilibrio tra verità e finzione”.

    La propaganda, il genio di Goebbles (di loro mille volte una bugia e diventerà verità), Stalin con in braccio la Russia bambina, oggi Biden, Putin, Trump o la Meloni. Poco è cambiato in realtà se non la velocità della comunicazione che ci ha portato nell’era della “post verità”.

    Non ho ricette particolari, nemmeno la presunzione di aver compreso molto di più di quanto vi ho raccontato, annoiando i più, in questo torrido agosto.

    Magari qualche consiglio pratico, non risolutivo, come informarsi da mille fonti attendibili. Leggerle fidandosi in primo luogo dei dati, dei fatti, diffidando dalle narrazioni non supportate.
    Fare lo sforzo di comprendere pubblicazioni scientifiche, numeri e statistiche… non spiegano tutti ma fanno maggiore fatica ad essere manipolati. Selezionate accuratamente dove informarvi e non fatelo mai da una fonte unica: a gratis troverete solo distorsioni pubblicitarie.

    Anche nei rapporti interpersonali contano i fatti prima di belle parole e dichiarazioni di intenti. Non credete alla gratitudine ma ricercate la reciprocità. Con mogli, figli e negli affari, a qualsiasi livello.
    Se generate un sentimento di reciprocità le probabilità di ottenere qualcosa di congruo in cambio salgono vertiginosamente. Diversamente saranno sempre rapporti “dominante/dominato” e, se va di culo, troverete uno dominante meno cattivo o un dominato meno infame.

    Grazie ancora a Mashiro… per quanto mi riguarda puoi andare di lucchetto.

    “Con un cappello e un ombrello di carta di riso e canna di bambù
    Capitani coraggiosi
    Furbi contrabbandieri macedoni
    Gesuiti euclidei
    Vestiti come dei bonzi per entrare a corte degli imperatori
    Della dinastia dei Ming

    Cerco un centro di gravità permanente…"
    Franco Battiato

      “… che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose, sulla gente..”

      • MAU69 ha risposto a questo messaggio
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        Genoasi
        Che ha un notevole significato recondito...

        • 4Mazzi ha risposto a questo messaggio
        • 4Mazzi ha messo mi piace.

          4Mazzi
          Non posso rispondere chilometricamente.
          Non me la sento, faccio fatica pure a scrivere. Ma 2 parole sentite quelle si.
          La verità. La religione.
          Su questi due colossi suggerisco dal profondo la lettura di Jiddhu Krisnamurti.
          A me è stato insegnato, nel vero senso del termine con un'accezione intimista, che la verità è un percorso difficile, che si trova dentro noi ma che è di difficile percezione. Ecco la necessità del silenzio, della capacità statica (che nasce da un adeguato movimento) e del rimanere centrati in noi stessi per salvaguardare colonna vertebrale e capacità del corpo. Per me quella sarebbe verità.
          La religione nasce da un'illuminazione improvvisa, potente, inevitabilmente sacra. Ma implica impastoiarsi in dinamiche che sono difficili e che confondono.
          Grazie del thread.

          MAU69

          4Mazzi Gesuiti euclidei
          Vestiti come dei bonzi per entrare a corte degli imperatori
          Della dinastia dei Ming

          Matteo Ricci, vissuto nel XVI secolo, missionario in oriente che si camuffava da monaco buddista per entrare nelle grazie dell’impero orientale e evangelizzare la Cina dal suo interno. La critica di Battiato, anche se molto sottile, è diretta all’ordine della Compagnia di Gesù e dunque alla Chiesa Cattolica che nei secoli ha sempre cercato la supremazia sulle altre dottrine.

          Grande Franco Battiato

          La mia citazione era una sottile dedica a te Maurizio 😉 Grazie per aver partecipato ai deliri…

          • MAU69 ha risposto a questo messaggio
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            4Mazzi
            Secondo me ancor più recondito..

            • 4Mazzi ha risposto a questo messaggio
              9 giorni dopo
              mashiro ha chiuso la discussione .