edoardo777 secondo me però anche qui non è tanto problema di ideazione, o lo è in modo più complicato, quanto di cose che sono successe nella partita.
La prima cosa che è successa, dopo pochissimi minuti, è che tutti hanno capito che Bere-coso sulla fascia di Martin affondava come nel burro. Quindi, oltre a Vitinha che secondo me era così da piano gara, Frendrup è diventato molto timido nell'aggressione per paura di scoprire lo spagnolo e quindi le prime palle erano tutte per Thorsby, sulle seconde ci dava quasi più Badelj del danese, insomma a far quel lavoro lì ti ci sei trovato con un uomo in meno del previsto, con la Samp non solo gagliarda ma in superiorità.
Poi si è capito che Thorsby non ne prendeva o sporcava una di testa, e la Samp riusciva quasi sempre a recuperare subito il possesso pulito e ripartire. Infilati un paio di volte, i difensori hanno iniziato a cagarsi addosso e stare più bassi e cauti invece di aggredire. In questo essere andati in vantaggio a caso ci ha fatto paradossalmente solo che del male, a maggior ragione nella testa dei giocatori sono entrati pensieri conservativi.
Da ultimo, nell'intervallo devono essersi detti che il problema era che le verticalizzazioni erano troppo lente e prevedibili, che bisognava farle più veloci. Analisi di per sé non sbagliata, ma che con una squadra scarsa e contratta si è tradotta nello spararla in avanti alla cieca appena la avevi nei piedi, rendendo ancora più facile il lavoro dei difensori della Sampdoria. Questa svolta secondo me si è vista chiarissimamente nel secondo tempo di Badelj, che è appunto il direttore d'orchestra, e nel secondo tempo sembrava pazzo o un omino del calciobalilla, la buttava in avanti di prima sempre e comunque, di piede o di testa, a prescindere dalle circostanze. Lui ancora ancora è Badelj quindi ha fatto 8 cazzate ma due palloni interessanti, gli altri 10 cazzate e basta.
Allora ha messo Miretti, l'idea era gestire un po' di più e tenere la palla nel finale facendo correre a vuoto una Samp stanca, ma ha tolto Vitinha che era l'unica spina nel fianco permettendo alla difesa loro di alzarsi di un po' di metri, in pratica insomma gli ha accorciato il campo che era l'unica circostanza con cui loro potevano sperare in una carambola per il gol del pareggio che puntualmente è arrivata.
Questo in sintesi quello che mi è sembrato di vedere, ripeto Gilardino male male ma secondo me nello spirito trasmesso alla squadra e nell'interpretazione della partita, il piano gara invece aveva senso ma si sono sgretolati subito gli interpreti.
(D'accordissimo invece sulla sequenza dei rigori, e va detto anche che in campo avevi tre rigoristi, Pinamonti, Vitinha e Martin, li hai tolti tutti e tre e forse era una cosa su cui invece ragionare, sapendo la formula)