Ianna " Guai a solidarizzare con povero"
Attenzione Pasquale, non è questo che s’intende. Il fatto è che bisogna fare attenzione ad idealizzare il povero, perché il povero non è un’entità definita da qualcosa oltre alla sua condizione economica. Esiste il bravo Cristo, ma esiste anche il nazista. Esiste il povero che s’impegna ad essere un cittadino modello ed il povero che vive di escamotage alle spalle degli altri. Credere che il povero sia buono ed oppresso a priori in quanto si trovi in una condizione economica svantaggiosa ci porta a vedere le cose male. Vanno giudicate le persone nella loro interezza, non soltanto per la condizione economica, perché il ricco può essere benissimo un santo, mentre il povero un sacco di merda. La dicotomia povero buono ricco cattivo è, a mio avviso, degradante e sviante della realtà che è sempre molto più complessa.