Ianna E chi muore sono gli innocenti come i due svedesi morti nel silenzio e indifferenza generale, perche il loro stato ha permesso che si manifestasse con e contro il Corano e il bacon.
Se scoppia una rissa in televisione la faccenda non è più privata. Se ne parla come si parla delle sparate di Sgarbi o delle tette nuove di Belen. Di politico non ci vedo niente, salvo la presa d'atto (che prima o poi dovrà essere fatta) che il matrimonio non ha nulla di sacro e va trattato come una società tra due individui, con tanto di clausole contrattuali sul dopo-separazione, perché io e molti altri siamo stufi di pagare per le liti in tribunale di mariti e mogli cornuti. La formula dell'articolo 143 del codice va riformulata al più presto. "Con il matrimonio il marito e la moglie acquistano gli stessi
diritti e assumono i medesimi doveri."
Dovrebbe diventare: "Dopo il matrimonio entrambi i coniugi rimangono persone libere nell'espressione della loro personalità. Aquisiscono gli stessi diritti e gli stessi doveri, ma nessuno di loro ha facoltà di esercitare potere o controllo sull'altro".
Segue: "Dal matrimonio deriva l’obbligo reciproco alla fedeltà, all’assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell’interesse della famiglia e alla coabitazione".
Basta! È ora di finiamola con la squallida e noiosa sequela di corna e telenovele varie. Obbligare alla fedeltà non spetta allo Stato e presuppone un tacito esercizio di controllo reciproco che conduce solo a drammi.
Dovrebbe diventare: "Dal matrimonio deriva l'impegno reciproco alla solidarietà, alla comunione dei beni e degli intenti, alla dedizione prioritaria nei confronti degli eventuali figli e, in funzione dei figli, alla collaborazione costruttiva anche in caso di separazione. Violazioni al principio di solidarietà e di onestà nell'amministrazione dei beni familiari vengono trattate con le stesse modalità che si applicano ai soci infedeli di un'azienda".
Non gliene frega niente a nessuno qui sopra, ma lo scrivo solo per ricordarmene, come in un notes.
Della patente per avere figli discuteremo non appena altri politici ce ne daranno motivo.
Rilevo en passant che si va in galera per futili motivi, ma che un politico di cui mi fa piuttosto schifo anche fare il nome (Salvini) ha condotto una campagna elettorale esibendo il crocifisso e il rosario dal palco, come i tagliagola talebani o i torturatori di Teheran. È un atto anticostituzionale e contro le leggi di qualsiasi Stato di Diritto (noster quorum), ma di galera o anche semplice incriminazione nemmeno l'ombra. E i cattolici, i primi che si sarebbero dovuti scandalizzare, pecore erano e pecore rimangono.
Altrettanto impuniti sono i trasgressori al dettato costituzionale contro la schiavitù.
Padri che segregano in casa le mogli e impediscono alle figlie di intrattenere qualunque tipo di rapporto e di scegliersi amici e fidanzati, che le puniscono corporalmente e le obbligano a vestirsi secondo i comandi paterni, mentre educano i figli maschi allo stesso comportamento. Gente delinquente che si fa scudo dei cosiddetti "principi religiosi", vale a dire superstizioni sopravvissute all'ignoranza. Gente che, senza il riconoscimento della supremazia delle Leggi dello Stato rispetto ai precetti della loro tradizioni, non dovrebbero trovare ospitalità in uno Stato di Diritto come il nostro, se non nelle patrie galere. Per motivi conseguenti o identici coloro che professano le superstizioni islamiche non dovrebbero trovare ospitalità sul territorio europeo (a meno di un percorso rieducativo sulla separazione tra fede e Stato, come si fa in Svizzera) dato che l'Islam, nella sua quasi totalità, per i parametri legali europei è un'associazione a delinquere contro le donne. Sperequazioni nell'applicazione della legge non possono essere tollerate. E se succede, senza freni, si finisce nella lotta senza via di uscita tra gli appestatori del genere umano, raccolti intorno a quel bubbone maleodorante che chiamano Gerusalemme, adoratori del medesimo dio razzista, violento, terrorifico evocato nell'Antico Testamento a immagine e somiglianza dei capi umani noti e stimati dai semianalfabeti che si autoproclamavano profeti. Che i fautori delle teocrazie si annientino a vicenda è purtroppo improbabile. Che annientino noi e i nostri valori è invece possibile.