Buon primo tempo dei rossoblu che mostrano segnali incoraggianti a livello fisico, di personalità e di tenuta mentale.
Ottimi primi 20 minuti giocati bene e con personalità, ma Lazio che segna alla prima occasione dopo grande azione prima di Tavares e poi di Noslin: nulla da fare, gran gol.
Squadra che comunque non si abbatte dimostrandosi viva e continua a pressare alto e a lottare su ogni pallone -pur con carenza di qualità a causa delle assenze.
Prima frazione che si chiude 1-0 dove tutti si meritano la sufficienza piena, una tacca in meno Miretti (sempre leggerino e lezioso) e Zanoli (che avrebbe dovuto contrastare meglio Tavares e spingere di più sulla fascia destra, coperto da Sabelli).
Ripresa che comincia con un’azione splendida di Norton-Cuffy (entrato al posto di Sabelli) che conclude centrale dopo una percussione pazzesca.
Genoa che spinge e prova a raddrizzare la partita con una prova gagliarda, anche se la Lazio non sta a guardare e si rende pericolosa in un paio di occasioni.
Alla mezz’ora Gila toglie un indisponente Miretti, un generoso Zanoli (un po’ meglio nella ripresa) e uno stremato Thorsby (bene oggi) per Badelj, Ankeye (il colpaccio ‘alla Spors’ che non era titolare in Moldavia, che si auto-infortuna appena entrato ed è sempre per terra) ed Ekhator (che invece sembra tonico e molto più piazzato rispetto a qualche giornata fa). Gila che si gioca le sue carte mettendo una seconda punta e -idealmente- una freccia sulla destra per tenere basso Tavares.
Piano del Mister naufragato per l’immediato infortunio del nigeriano: entra Melegoni al suo posto (io avrei provato Pereiro, non avrà minuti nelle gambe, ma per provare a pareggiarla il suo piede poteva servire).
Lazio che guadagna campo e cerca il raddoppio. All’80, dopo una palla sanguinosa persa da Badelj su ripartenza potenzialmente pericolosa, Tchaouna si divora il raddoppio.
Ma dopo cinque minuti Pedro la chiude su ribaltamento innescato dall’unico errore di Vasquez.
Lazio che conclude in avanti sulle ali dell’entusiasmo alla ricerca del tris che trova al 94mo, con Vecino su cross di Tavares.
Finisce così, 3-0 per la Lazio che non ruba nulla, anche se il Genoa odierno è vivo e il risultato sembra troppo pesante per quanto messo in campo oggi.
Di sicuro paghiamo l’assenza di qualità a centrocampo e davanti anche perché non abbiamo ad oggi credibilità nei cambi.
Il peggiore: Miretti (fin qui, un flop), Melegoni
I migliori: Vasquez, Frendrup, Martin, Norton-Cuffy