Il succo del discorso non è solo di natura politica. Il nero, nel calcio, è ormai utilizzato quasi dovunque, quindi non c'è nemmeno la scusa dell'originalità. A livello tifo, per esempio, è nera la curva del Napoli, soprattutto in trasferta, senza nessun intento politico, credo, ma solo cromatico. Alla fine, chi se ne frega. A me non piace, ad altri piace, che se ne facciano una pelle. Importante è che non inquini l'effetto cromatico della Nord.
Quanto a Zangrillo, lui "si è speso per l'arrivo di Balotelli" e nessuno gli ha detto che era lì. Mi ricorda Ballardini a cui nessuno aveva detto "che c'era un fenomeno nelle giovanili". Mi sembra una questione privata, che può essere vissuta come emarginazione o come scarsa partecipazione alle vicende sociali. Una vicenda che non interessa a nessuno, priva di rilevanza sulle sorti della squadra. Sparare vittimismo in pubblico è totalmente irresponsabile e produce l'unico effetto di inasprire tensioni dannose per tutti. Zangrillo dovrebbe abbassare la cresta e ricordare che forse "si è speso" per l'arrivo di Balotelli, ma sicuramente non "ha mai speso" un euro per il Genoa, né, per ora, ha manifestato intenti ed iniziative per investimenti futuri. È a tutti gli effetti, prosopopea a parte, un dipendente del Genoa, scelto e messo lì come uomo-immagine e PR, a tutti gli effetti una soubrette del teatro di rivista, che attira il pubblico con le sue paillettes e con le cosce al vento. Ora è il caso che stia tranquillo e soprattutto che eviti di considerare Balotelli "cosa sua" per appropriarsi dell'entusiasmo della piazza.