mashiro Più ci squalificano il campo, più la gente si incazza con la lega, più ogni mezzo arbitraggio diventa una bolgia, più volano accendini.
Momento. Non c'è nessun nesso tra pessimi arbitraggi con relative giustificate incazzature e lanci di accendini. Se si vogliono stadi senza barriere e gabbie, i limiti della protesta devono essere ferrei e vanno fatti rispettare dalla maggioranza dei tifosi. Un gesto cretino (da cui in passato e in altre circostanze non sono stato immune) finisce col penalizzare tutti i tifosi e quindi anche la squadra. Queste deve essere chiaro. Speriamo di sfangarla, ma evitiamo di dare giustificazioni, anche alla lontana, altrimenti ritorniamo alle gradinate blindate.
In Europa sta passando la tolleranza zero, si multa e si chiudono le gradinate anche per i fumogeni. Un giorno o l'altro proibiranno anche di cantare, già puniscono gli insulti all'arbitro che sono il sale del calcio (io sarei in galera). Se non vogliamo repressione ulteriore, adeguiamoci, visto che siamo quelli che considerano determinante l'apporto del pubblico, che in effetti è superiore a quello di Miretti e Balotelli.
Quanto agli arbitraggi, purtroppo all'ultima in classifica quando gioca in casa mandano spesso gli scarsi, i quali vengono a dimostrare che a loro il tifo sonoro gli fa un baffo, anzi infieriscono. In questo la società è debole. Protestare non serve a niente, ma se la protesta è civile arrivano arbitri migliori. A differenza del passato, il clima rovente paga molto meno (perlomeno a Genova) perché gli arbitri si sentono protetti. Il loro giudice non è il pubblico, ma la tecnologia.
Comunque, dopo l'episodio del guardalinee, Rapuano ha cominciato a fischiare qualcosa anche per noi. Guarda un po'.