Tanto tuonò che piovve. Al Genoa succede pure che i soldi necessari a evitare il suicidio calcistico a fine agosto saltino fuori ai primi di novembre, sostanzialmente dopo due mesi, per un operazione invisa a squadra, tifosi con tutto il cucuzzaro.
Dilungarmi sui motivi per appassionarmi a una trama dove le uniche svolte positive servono a rendere le culate per terra più fragorose e cocenti non serve certamente qui sopra. È stata materia di dibattito tra Freud e Jung che si staranno scapicollando anche in cielo.
Fatto sta che ieri è andato in scena il ruggito del coniglio da parte del prode Ottolinen, il quale ha argomentato come le decisioni tecniche passano tutte per la sua scrivania prima di sorvolare l’oceano ed essere sottoposte a un “procedimento burocratico” il quale impiega, nei casi di urgenza, una quindicina di giorni per essere vidimato.
Non fossi incazzato nero ci sarebbe da scompisciarsi dalle risate pensando alle tempistiche del calcio mercato e alle necessità della squadra. Di nuovo, siamo l’unico caso al mondo dove fondi di investimento e banche d’affari non assegnano budget e deleghe per funzionare nei tempi di mercato, ma istituiti burocratici di stampo sovietico presieduti da una sorta di Politbüro.
È fatto mistero sulla composizione dell’ufficio politico in questione, si vocifera deliberi a New York supportato dalle opinioni di due tizi a libro paga (?) di gente sfrattata per morosità a Miami che col Genoa non ha più a che fare pur mantenendo il posto in CDA: solo al Genoa.
Tutto chiaro! Vedete di andare allo stadio fiduciosi e non rompete i coglioni con Ottolini fermo in plancia di comando con la mascella volitiva e un sacco in spalla per raccogliere le gnere.
La speranza non muore mai, questo al Politbüro lo hanno ben capito. Infatti la maggioranza degli arditi lettori confesserà, allo specchio, l’imbarazzo nel trovarsi a sperare di dover dar ragione a chi ha rotto il cazzo per due anni negando l’evidenza. Affermando, al contempo, come si allestissero squadre di merda ma in grado di dare spettacolo se allenate da non meglio precisati maghi della panchina. Gente capace di far giocare Badelj nella trequarti avversaria manco fosse Xavi… senza però Iniesta a dialogare e Busquez a randellare. Riuscendo naturalmente a evitare figure del belino a Bani preso in campo aperto, consapevoli di parlare del miglior difensore centrale disponibile.
Avendo costantemente sperato invano nella vita riguardo al Genoa, spererò pure di farmi menare il belino da cotanti esperti e che Patrick Vieira cavi qualcosa di meglio da questo gruppo. Di sicuro quelli che hanno contestato e spento la TV dai conati di vomito assistendo al miglior risultato della storia del club da neopromossa supporteranno la qualunque pur di sostenere la tesi.
È pur sempre un inizio. Dal canto mio tiferò il Genoa come sempre, butterò giù una manata di conti dovesse uscire sto belin di bilancio e pregherò, al solito, arrivi qualcuno con un po’ di grano e la testa sul collo.
Allez Patrick Vieira.