Questa partita fa crollare alcune certezze. Una era che il maestro italiano dell'orrido fosse Dario Argento, ma Torino-Genoa stasera ha stabilito un record. Difficile vedere di peggio, a meno di immaginare un match di rugby dove però è proibito correre. Vieira sorprende tutti con una grande novità: Thorsby che galleggia in attacco in appoggio a Pinamonti. Ma và! Il norvegese è generoso, non ci piove, manda spiccioli a tutti i numeri verdi delle associazioni umanitarie e corre tanto, ma ogni volta che deve appoggiare un pallone ad un compagno regolarmente fa cilecca. Gli mancava terribilmente un gol di testa e rimedia nella propria porta dopo 47 minuti in cui il Genoa non ha mai tirato in porta, ma si è distinto per un cross che ha procurato addirittura un calcio d'angolo. Vieira sembrava più propositivo del suo predecessore, ma dopo avere osato schierare un attacco stellare con Zanoli e MIretti nel tridente cariato, ha fatto un passo avanti e due indietro, mettendo a destra Vitinha, ma con la proibizione di passare la metà campo. Comunque nel secondo tempo Zanoli è risuscitato dalla panca, insieme a Messias, uno che incute timore anche a se stesso. Il Genoa ha provato ad alzare il pressing e la confusione, ma c'è voluto un aiutino degli avversari, nella persona di Coco, un giocatore che, prima di passare per Milano, giocava già nel Toro più di 20 anni fa. Longevo e altruista nel passarci la palla che poi ha fruttato il gol di Pinamonti. Poi solo spintoni e calcioni finché l'arbitro ha deciso di chiudere il festival dell'orrido con grande sollievo di tutti.
Niente di nuovo. Così niente che questa partita ha fatto la felicità dei cronisti, i quali medesimi hanno potuto starsene a casa, sbirciare il risultato e raccontare una partita che non hanno visto, ma che ha ricalcato esattamente quello che si poteva prevedere alla vigilia, autorete più, autolesione meno.
Il Genoa ha confermato la solidità dell'impianto difensivo e la semi-nullità della fase offensiva. Matturro non ha deluso accanto a un Vasquez monumentale. Sabelli ha centrato tutti gli avversari che gli si paravano davanti con pallonate assassine, ma ha anche operato un paio di chiusure in diagonale utilissime. Martin sta difensdendo meglio di quando difendeva peggio. In mezzo una gran confusione, però con l'ingresso di Masini e Thorsby messo a fare il Miretti sul centrosinistra è aumentato il tasso di aggressività. Di questo passo il pareggio col Venezia diventa molto probabile e la quota 33 punti si avvicina sensibilmente. Tremila genoani scalmanati sugli spalti di Torino vediamo se si accontenteranno o se sperimenteranno serate al cinema o alla mussa.