Due parole sull'Evento, ora che finalmente lo credo.
Al contrario di moltissimi tra voi, io non sono genoano per tradizione famigliare, anzi.
Mio papà era sampdoriano e mia sorella maggiore anche; i miei rapporti con loro non sono mai stati facili, ma devo dire che non hanno mai fatto opera di proselitismo : tuttavia, a me bambino tutto è stato immediatamente chiaro : io INVECE ero genoano.
Era credo il 1981 (io sono del 1970) e il mio primo Genoa è lo stesso che ricorda Corrado (Martina in porta, ecc.).
Per chi è della mia generazione, dopo decenni di loro supponenza e nostri amari ca...lici (tranne pochissime eccezioni), il Tredici Maggio è davvero la Liberazione, e segna non solo una retrocessione (da cui si può sempre rinascere) ma, anche per come è avvenuta, la Fine degli ipocriti miti (stile, sportività, modernità, onestà, ecc.) che - in mancanza di storia, che pur avrebbero ma che stupidamente rinnegano - hanno da sempre costituito il loro motivo di esistere e di rinfacciare.
La cosa bella è che mentre stavano affogando non si toglievano di dosso la supponenza (la hanno ancora adesso che sono in camera iperbarica), e sono convinto che questa, mentre annaspavano, li abbia trascinati sul fondo del mare.
Come si dice : "è caduta una bagascia in mare" (era del 1946).
Benedetto sia il loro ego, e i loro buoni miti di progresso !
Una livorosa prece,
Antonio