Lugano Arrivo:
Finalmente ci siamo, è tutto pronto:
Il giorno più importante dell'anno per Flavyn Mason è arrivato!
Il 4 gennaio per il nostro eroe equivale al Natale, è anche molto di più del suo 9 dicembre 1970.
Da ieri mattina alle 5.30 appena 30 minuti dopo che la sveglia era suonata , l'orzo bimbo era già fumante nella tazza di Goldrake, Flavyn fino a pochi minuti fa e crediamo fino alle prime ore del pomeriggio, si è piazzato sotto il portone di Via Palindromo 8 in attesa di Bruce Lee Segretario del 98%.
Come un bambino al primo giorno di scuola non vedeva l'ora ,non di oltrepassare i cancelli della scuola, ma di varcare i confini italiani ed entrare in Svizzera.
Il suo primo giorno all'estero da quasi 55 anni e addirittura in terra elvetica, era da segnare in rosso sul calendario 2025 ,anno del Gallo a Chengdu e a Masone.
In attesa che l'auto sindacale arrivasse, Flavyn aveva fantasticato come peggio non poteva.
Armato dell'abbigliamento Temu comprato alla Primark della sua cittadina, ogni tanto si abbeverava al thermos di thè allo zenzero che la madre gli aveva calato giù dal secondo piano del suo condominio, con una delle sue funi di lavoro.
Grazie ai suoi guanti touch, dava ogni tanto un'occhiata al Nokia finlandese, regalo di un suo cliente il quale gli aveva assicurato che era appartenuto addirittura a Aarto Paasilinna, temendo una chiamata della Viscardi per un lavoro straordinario alla Edilizia Acrobatica di Genova .
"Flavio hai dimenticato il sacco della rumenta" gli gridò la madre affacciata alla finestra della sua stanzetta.
"Belin ho dimenticato la cosa più importante", pensò Flavin , e di corsa, per modo di dire, salì su , la afferrò dalle mani della madre che gliela porse insieme al panierino, proprio come un primo giorno di scuola.
Ma quello non era il sacco della rumenta, era ben altro.
Flavyn in attesa che l'auto arrivasse, ancora non aveva ben chiaro l'ora e il giorno dell'incontro simile ad una Yalta con lui nelle vesti di Churchill, aveva da fare una richiesta , una sola grande richiesta:
Fare una deviazione sulla strada verso Lugano, in una filiale della Credit Suisse per un versamento in contanti.
Infatti in quel sacco giallognolo, non c'erano i rifiuti di casa ,messi uniformemente e segnalati come Indifferenziata, ma le mance di una vita lavorativa lunga ben 32 anni nel suo container in Corso Sardegna a Genova.
Quando Flavyn si arrampicava ai piani di Corte Lambruschini, dei palazzi limitrofi, di qualche condominio della periferia verso Struppa, allacciandosi ai cavi, dotato di tool leash e pali telescopici all'occorrenza, per pulire i vetri esterni, qualche generoso cliente gli offriva piccole mance per il servizio effettuato.
Non poteva però mai dimenticare quando un pomeriggio afoso, salendo all'ottavo piano modello Fargo prima stagione, vide al di là del vetro, un manager delle Generali, il quale lo notò mentre passava la spugna su un angolo in alto che era stato visitata da un piccione , e volle donargli una mancetta , facendogli però segno che nel portafoglio non aveva monete.
Ebbene questo è un momento che ricorda con piacere ed emozione, tanto che non riesce mai a trattenere le lacrime, di quella acrobatica azione che effettuò all'ottavo piano di Torre San Vincenzo:
Estrasse da una delle 12 tasche laterali del suo pantalone poliedrico, una specie di bancomat ,di quelli che si usano sugli aerei quando devi comprare un profumo a 10mila metri di altezza con lo sconto del 20% per fare il figo, e attraverso una fessura posta in alto dell'ultimo vetro, passò l'aggeggio al manager il quale gli versò direttamente sul conto la mancia:
5 euro.
Che bei tempi che bei ricordi !
Malgrado convivesse con il terrore che la Viscardi lo chiamasse in qualunque momento, quel gesto è rimasto nei suoi pensieri e nel suo cuore meglio della nascita di un figlio e di un matrimonio.
E per questo se ne guarda bene dal farli entrambi.
Quando ieri mattina intorno alle 10.30, sempre in attesa come un passeggero alla fermata del bus, come un cavallo alle gabbie di partenza, come uno fan al concerto di Orietta Berti, Flavyn si decise a fare uno spuntino:
Aveva chiesto alla mamma un favore, come se dovesse andare al patibolo o dovesse esprimere un ultimo desiderio:
Che gli preparasse, in vista di oggi, tanto riso in bianco con un filo di Olio Cuore stabilimento di Masone.
Lui usava solo quello, da quando vide lo spot con il suo eroe Nino Castelnuovo, ma senza mai saltare la staccionata.
La mamma non si fece pregare, anzi ne fu strafelice e gliene preparò una razione da campo militare ,ma nel caso in cui il suo figlioletto avesse cambiato idea, e che gli fosse venuto un languorino lungo la traversata verso la Svizzera, volle preparargli una sorpresa speciale a parte:
Ravioli al Raguru!
Flavyn non lo sapeva, non poteva prevederlo, e quando alle 10.40 aprì lo scalda cibo, prese la forchetta e assaggiò quei ravioli al suo sugo preferito.
Con un pezzo di focaccia di Masone, quella gialla alle patate da un euro, presa alla Focacceria di Chan Tin in fondo alla strada, accompagnò il tutto con un bicchiere di San Crispino.
Il Tavernello a Masone era finito da un pezzo.,
L'attesa era spasmodica ed erano appena le 11 del giorno prima .
Non sapendo a che ora venisse il Segretario del 98%, e soprattutto senza sapere cosa avrebbe mangiato in Svizzera, il Guru si premunì per il dopo cena:
Si sa che lui è delicato di stomaco, e non solo non conosceva i confini della Svizzera e gli ultimi paesi italiani prima della frontiera, ma soprattutto i cibi elvetici.
E allora si preparò come meglio non poteva:
Non piu Gaviscon, Geffer e Malox perchè ne aveva usato in quantità industriale negli anni precedenti, ma le Fave di Fuca, ovviamente di Masone.
Non si poteva mai sapere.
Ianna