Bortolazzi
Segui i soldi… la cassa è sempre fondamentale, soprattutto se il modello di business si basa sul risanamento di realtà potenziali ma in dissesto come giustamente descritto dal Borto.
Il debito rappresenta un costo aggiuntivo che erode l’utile e drena cassa sommandosi a quella dell’eventuale perdita di esercizio che va comunque finanziata. Quello che è successo nell’ultimo anno e mezzo da noi dove sono stati “bruciati” più di cento milioni senza ridurre il debito.
Segui i soldi… iniettare liquidità o finanziare la società attraverso entità finanziarie o banche è una differenza sostanziale perché nel secondo caso il debito aumenta in un circolo vizioso dove i miglioramenti (aumento dei ricavi e riduzione dei costi) non dipanano pienamente il loro effetto. Il “margine operativo lordo” è positivo ma, sottratti tasse, interessi, svalutazioni e ammortamenti l’azienda continua a bruciare cassa.
Il Genoa ha necessità di generare utili e insieme ridurre il debito. Lo stesso penso debbano fare Vasco, Herta, Standard, etc. La massa di liquidità necessaria è enorme e va finanziata… capire attraverso quali canali lo stanno facendo ed a che costo (interesse), in un momento di tassi elevati, è una chiave per capire la serietà dei 777.
In questa situazione non mi preoccuperei più di tanto per eventuali ritardi in casi specifici ma della progressione dei debiti totali del comparto (777 segmento calcio). Per quanto riguarda noi, se devo pensare al futuro e scordarmi per un secondo la malattia 🤒, dovremmo esultare per una significativa riduzione del debito e della sua ripartizione nel lungo periodo per fare in modo incida il meno possibile sui singoli esercizi.
Diversamente un paio di giocatori importanti ogni anno se li bruciano gli interessi e le possibilità di vedere la squadra rinforzata, a parità di risorse, vanno in coperture del debito.
Inoltre se il debito non scende la società Genoa CFC non tornerà in linea con il suo valore e noi rimarremmo in balia del proprietario di turno, nel senso che nessuno potrebbe avere un interesse genuino (non speculativo) a gestirci.