Provo a scrivere a freddo.
Partita difficile da decifrare perche’ troppo condizionata da un arbitraggio senza senso.
Se ,anche per la dinamica dell’azione, il secondo giallo a Martin e’ comprensibile , il primo, cosi’ come il giallo a De Winter sono totalmente insensati.
Viceversa per un fallo identico negli stessi minuti veniva graziato Strefezza su Badelj.
Non eravamo certamente partiti bene ma e’ vero anche che le partite non durano 15 minuti e c’era tutto il tempo di giocarsela alla pari salendo con il passare dei minuti, come , in piccola parte, stavamo provando a fare.
L’espulsione ovviamente ha scombinato tutto.
Purtroppo la serie A e’ anche questa , puoi farti tutti i piani che vuoi anche in relazione alla forza degli avversari, che poi un paio di episodi cambiano tutto ed anche per questo i 2 punti persi a pochi metri dal traguardo la precedente partita mi facevano e mi fanno ancora male.
Se 5 partite costituiscono una piccola statistica
ci sono certamente alcuni aspetti positivi
come la compattezza difensiva e un’importante attitudine a spezzare il gioco agli avversari con Frendrup su tutti , d’altra parte ci sono dinamiche che si stanno ripentendo forse troppo frequentemente per essere casuali.
I finali di partita , vuoi per la stanchezza ( ieri in 10 a maggior ragione) vuoi per la pressione avversaria che verso la fine appunto raggiunge la sua massima intensita’ , ci mettono spesso a nudo vanificando buona parte del lavoro fatto in precedenza.
Lazio, Torino, Napoli, Lecce , fanno 4 gol quasi al traguardo ed anche a Roma comunque ,pur portandola a casa, il secondo tempo e’ stato un continuo rinculare nella nostra area.
Ora, capiamoci, ci sta ovviamente che squadre particolarmente attrezzate impegnate a riprendere od arrivare al risultato ti soffochino col passare dei minuti ma dovremmo avere la forza di provare a pungere anche noi appena possibile quantomeno per non avere anche i difensori centrali avversari che ti giocano nella tua trequarti come successo ieri.
Leggevo e condivido chi scrive di mancanza di qualita’ nella fase di transizione.
In effetti non abbiamo od abbiamo pochissimi giocatori che hanno la capacita’ di tenere la palla nei piedi senza doverla immediatamente scaricare anche a compagni in difficoltà o peggio lanciarla avanti ad occhi chiusi.
In questo senso saranno determinanti, si spera, gli ingressi in pianta stabile di Malinosky e Messias visto che il gioco in costruzione e’ troppo scolastico e compassato ci vogliono giocatori che all’occorrenza sappiano strappare avanti.
Speriamo col passare delle giornate migliori fisiologicamente l’intesa generale , la A e’ dura e per ogni punto ci sara’ da battagliare.
Come scrivevo dopo Napoli per me sara’ importante viaggiare sempre sopra la soglia minima per NON giocare mai partite da ultima spiaggia o partite “da non sbagliare” perche’ a quel punto subentrerebbero paure o fattori psicologici che qui abbiamo gia’ sperimentato.