Io credo che sia necessaria una distinzione tra "i critici".
Esistono i critici legati al risultato, alle aspettative troppo alte impossibili da mantenere che di conseguenza portano alla delusione.
La prima categoria, in questo specifico caso, corrisponde a coloro che gridavano al prossimo piazzamento in conference League, a quelli del "tutto e subito" che si sono esaltati per gli acquisti di Malinovskyi, Messias e Thorsby come se si trattasse di Zidane, Garrincha e Seedorf.
Capite bene che se le premesse sono queste, le critiche , come sosteneva @Bortolazzi in un altro thread, perdono di credibilità perchè sono fondate su delle basi insostenibili ed inverosimili che non hanno alcuna attinenza alla realtà dei fatti.
In questo io sono perfettamente d'accordo con @Sunnyboy253 , è difficile lavorare nella stessa direzione se c'è una parte di tifoseria, evidentemente fuori strada, che ha nel proprio artificiale immaginario un obiettivo in palese contrasto con i valori della squadra e le aspettative della società.
Allo stesso modo, secondo me, è sbagliato inglobare qualsiasi pensiero critico in questa categoria.
L'altra parte di "critici", di cui nel mio piccolo faccio parte, muove delle critiche o delle perplessità che non si basano su aspettative inverosimili o retoriche, ma sui fatti, sulle opinioni personali o sulle incongruenze che vediamo rispetto a quello che era stato iniziamente dichiarato in pompa magna della società.
Mi spiego meglio:
L'anno scorso la società ha fatto una scelta chiara e netta, costruire una squadra di mestieranti, di giocatori di categoria per la serie B che ci avrebbero aiutato a una pronta risalita a discapito di altro, questa strategia è quella che, per chi segue l'Nba, viene definita All-in, per intenderci quello che hanno fatto i Suns lo scorso anno prendendo Durant.
Io ero tra le persone che ha appoggiato questa scelta della società e mi sono scontrato con (lungimiranti) persone vicine a me che erano fortemente contrari; sostenevano addirittura che avrebbero preferito fare due anni di B ma mettendo le basi per un progetto fatto di giovani che avrebbe dato i suoi frutti nel medio-lungo termine.
Sostanzialmente lo scorso anno si è puntato a una rosa che ci facesse promuovere, con annessi contratti e costi di giocatori che ancora abbiamo sul groppone, a discapito di iniziare un progetto nuovo, che avrebbe richiesto molto più tempo e non avrebbe garantito immediati risultati.
Io appoggiai la decisione della società perchè ero convinto che l'anno dopo in caso di promozione finalmente si sarebbe dato vita a questo famigerato progetto, ponendo un asterisco in fianco dell'anno di B.
Invece, a mio modesto parere, mi sembra che quest'anno si sia fatta la stessa identica cosa; ossia si è posticipato ancora il termine di "restart" in nome della "salvezza tranquilla".
Se quest'anno dovessimo salvarci, ancora senza identità di gioco, con un allenatore su cui tutti nutrono dei dubbi dal punto di vista tecnico, senza aver valorizzato giocatori giovani che l'anno prossimo possano fare i titolari, pieni di giocatori che servono oggi ma saranno degli esuberi domani (come lo erano ieri Coda, Aramu, Puscas, Sabelli, Strootman o Haps), l'anno prossimo premeremo finalmente quel dannato bottone o rimanderemo tutto al prossimo anno in nome della "continuità della strada che ci ha portato alla salvezza"?
Non so se mi sono spiegato chiaramente, ma io non vedo una visione a lungo termine, vedo un ragionamento giorno per giorno, in cui a gennaio ci troviamo a rimediare agli errori di giugno, a giugno agli errori di gennaio e via così in un loop infinito.
Quindi io non critico i risultati e tantomeno la posizione in classifica, per me l'obiettivo era ed è la salvezza ma un conto è salvarsi mettendo delle basi per il prossimo anno e un conto è salvarsi all'ultima giornata come facevamo con preziosi, altrimenti, ripeto, gettiamo alle ortiche il muretto e ritroviamoci a giugno a scrivere abbiamo sbagliato nel caso i cui fossimo retrocessi e siamo stati bravi nel caso opposto ; io non ragiono così.
Per andare nel concreto, altrimenti sembra che parliamo solo di aria fritta, io contesto l'assoluta mancanza di coraggio e di idee di Gilardino la cui squadra è assolutamente piatta, noiosa, prevedibile.
Altro che modulo fluido o liquido di cui ho sentito parlare in questi giorni, il Genoa di Gilardino gioca solo ed esclusivamente con una difesa a 3 statica, con due esterni bloccati la cui prerogativa è quella di non sganciarsi troppo e lasciare spazio alle proprie spalle.
Ieri solo nei primi 20 minuti si sono verificate una decina di situazioni in cui i due esterni si sono trovati ai lati in zona cross e hanno sbagliato completamente la scelta, mai una palla a rimorchio, mai un cross teso, mai una sovrapposizione al momento giusto. Semplicemente perchè sono giocatori che non hanno quelle caratteristiche eppure il nostro mister li schiera come esterni tutta fascia solo per la copertura difensiva che garantiscono.
La cosa che vorrei dire a Gilardino è che NON è obbligatorio giocare con i due esterni tutta fascia, si può giocare a 4 con due terzini bloccati (De winter e Vasquez per dirne 2) e aggiungere un giocatore in mezzo al campo o sulla trequarti , i due esterni del 3-5-2 devono avere spinta e pericolosità in zona cross altrimenti il risultato è quello che vediamo da un anno e mezzo a questa parte: Previdibilità assoluta e 5-3-2.
Ma poi, senza che ognuno attinga ai propri gusti personali, basta vedere le formazioni schierate, prendiamo per esempio quella di ieri.
3 difensori centrali, due esterni che sono in realtà un terzino con 0 capacità offensiva e un centrale adattato, un regista 35 enne e un recupera palloni con evidenti carenze dal punto di vista degli inserimenti e della gestione della palla (ci sarebbe da parlare anche di Frendrup).
Su 10 giocatori di movimento ne hai solo 3 che possono creare qualsivoglia pericolo alle difese avversarie e per dirla tutta l'Ucraino, come sostenevo settimana scorsa, è relegato a dei compiti di regia in cui è costretto a gestire la palla nella propria metà campo al posto di metterlo nelle condizioni di giocare nella trequarti dove ogni volta che ha spazio per calciare o imbucare può fare la differenza.
Qualcuno mi spiega, perchè evidentemente sono cieco io, quali sono i punti di forza offensivi delle squadre offensive di Gilardino?
No perchè Conte, che io detesto come persona e allenatore, puntava molto sugli esterni, De Zerbi gioca con una difesa a 3 altissima che gli permette di creare superiorità numerica a centrocampo e così via.. qualcuno mi spiega su cosa punta gilardino oltre a non subire l'avversario.
La totalità dei nostri gol si divide in tre possibilità: calci piazzati, Serpentine di Gudmunsson e Missili di Malinovskiy.
Non vedo inserimenti dei centrocampisti, triangolazioni in zona centrale, sovrapposizioni e superiorità numerica sulle fasce , io vedo solo una grande solidità difensiva come priorità e giocare di rimessa oppure affidarsi ai singoli.
Si può dire questo senza che si venga mistificati e che le nostre critiche vengano bollate come pippe mentali del "bel gioco"?
Come se noi avessimo chiesto di vedere il city di Guardiola, l'olanda di Cruiyf o il River di Ramon diaz.
Stiamo chiedendo se si può iniziare a vedere un allenatore che proponga le sue idee di calcio, poi discuteremo su di esse ma prima vogliamo vedere qualcosa.
Si può dire questo oppure dobbiamo traformarci tutti in degli yesman dei 777 a cui dobbiamo concedere credito e gloria infinita per aver estinto il debito?
Non è possibile che nel 2023 ancora esista la distinzione tra gli "allegriani" e gli amanti del bel gioco, come se nella vita esistesero solo Le Scarlett Johanson e le Platinette.
(A proposito @mashiro ti consiglio di guardare qualche partita del Newcastle, Dell'aston Villa e soprattuto del Brentford e poi mi dici la tua, voglio smentire questa bufala che sento in giro della premier league dipinta come "parco giochi").
Per concludere altrimenti scrivo un Romanzo di Le carrè, io dopo la partita di Bergamo dissi che in questo filotto di partite abbordabili avrei voluto vedere cosa avrebbe proposto gilardino, avrei voluto vedere quale sarebbero state le novità e le sue proposte di gioco, mi sono voluto concentrare su quello senza fare tabelle di cui mi interessa poco (scusa mashiro).
La mia conclusione è che in queste partite ho visto meno di quello che mi aspettavo ( e ce ne vuole), anzi non ho visto nulla di nulla ma ho sentito solo scuse e giustificazioni tra episodi, arbitri e infortuni.
La mia idea, impopolare ed estrema me ne rendo conto, è che Gilardino non sia l'allenatore giusto per iniziare a mettere le basi per un progetto a lungo termine, quello che ha dimostrato per ora per me non è abbastanza e quindi, se fosse per me, a gennaio lo saluterei, ringraziandolo per quello che ha fatto e smetterei di posticipare ancora prima che sia troppo tardi.