Ianna Io penso che ci siano due livelli, uno accettabile e uno no: la critica è accettabile. Uno può dire che non gli piace quel che vede, come gioca il Genoa, che vorrebbe altro e che siamo sulla strada sbagliata. Per me fino a qui ci siamo.
Se invece si va sugli insulti, sul personale, sui nomignoli derisori, sulla denigrazione fine a se stessa, invece non va più bene e fa bene Gilardino a difendere la propria professionalità e la propria persona.
E' un allenatore giovane, che può fare degli errori, sicuramente alcuni li ha fatti, può essere uno troppo conservativo e difensivista per alcuni, liberi di pensarlo, ma è un ragazzo per bene, che ha avuto nei suoi anni al Genoa un comportamento ESEMPLARE per modi, toni, impegno, assenza assoluta di qualsivoglia polemica o recriminazione durante i soliti umilianti tira-e-molla preziosiani sul tenerlo oppure spedirlo, quando era già un campione del Mondo e uno dei maggiori bomber di tutti i tempi della serie A.
A me sembra che nel complesso siano più le cose buone che quelle negative, che tantissimi giocatori sotto di lui siano cresciuti esponenzialmente (da Albert a Dragusin a Vasquez) e rappresentano un patrimonio per tutti. Sicuramente qualche scelta l'ha sbagliata e ne paga le conseguenze, questo detto non siamo mai stati invischiati nelle ultime tre, da neopromossa, non so che altro gli si possa domandare, avendo avuto tutti i giocatori più forti infortunati a rotazione.
Io penso che Gila sappia prendersi le sue critiche, quando era centravanti del Milan era massacrato ogni domenca, ha le spalle larghe, io credo che però nelle critiche serva misura. Un conto è agire per proprio tornaconto, per paraculismo, contro gli interessi del Genoa. Un conto è fare il proprio meglio. Se il proprio meglio non basta, pazienza.
Per me Gilardino è un uomo esemplare, per educazione e per impegno e, quando anche qualche sua scelta non la condivido e magari in privato con amici mi fa pure un po' sbroccare, poi c'è invece da riconoscergli pubblicamente il tanto di buono che ha fatto e considerare per il Genoa un investmento, come si fa coi giovani calciatori, che anche lui cresca e sbagli assieme a noi.