"Spezzeremo le reni alla Juventus", mi sono sentito urlare domenica mattina quasi all'alba.
Ho pensato, senza leggere bene il mittente del bellicoso messaggio, che me lo avesse scritto un caro nostalgico genoano.
Di questi tempi, neri, sembrava davvero che all'ora dello spritz, volessero spaccarci le reni ed invece alla fine, prima della lasagna servita tiepida, se li sono spaccati da soli, i loro di nervi.
Quando pensavo nell'attesa dell'inizio che i Genoani erano metà pronti a mettersi l'elmetto come la Ducetta minaccia, e l'altra metà a farsela sotto per la spregiudicata formazione cablata , in pieno delirio da 2 % versione domenicale , ho chiesto ad un amico che formazione avesse fatto il nostro Eisenhower per suscitare cotanto timore e clamore:
E me la ha snocciolata tutta d'un fiato:
"Sto pensando che la vedete la formazione qui sotto?
Bè se qualcuno rompe il cazzo con Gilardino difensivista, non fa mai giocare tutti i più buoni, non mette due punte, gli ....(omissis del nome dell'attaccante😂 )
Perchè una formazione più offensiva di questa NON è possibile metterla.
Belin ci sono tutti e i più buoni.
Ovviamente, se perderemo romperanno il cazzo che doveva essere più prudente.
ANDATE A FARE IN CULO.
Forza GenuAAA"
Vero i ruoli non sono quelli definiti, il modulo non è esattamente Gilardiniano, ma il concetto e lo schema di gioco è chiaro.
In fondo il Mister, anche durante la partita di ieri, ha la capacità di trasformarsi e di cambiare in corsa modulo:
Entra come Gilardiniano, poi passa a Mister da Campetto, si trasforma in Rinus Michels, poi a volte sembra Pippardino e solo alla fine quando ha esaurito idee uomini e schemi diventa Culardino, vedi i due pali della Signora nella ripresa.
La pausa pranzo prolungata e 3 caffè lunghi solo per sorseggiarli, mi ha permesso di godermi le prime schermaglie di partita e avendo letto quel popò di undici iniziale, ho pensato di godermela come se venisse a trovarmi Carrie Coon e Gilardino fosse ai comandi di una porta aerea nel porto di Miami.
"Belin", mi sono detto qui si rischia di scatenare un conflitto mondiale su scala quasi regionale con questa formazione all'arma bianca!
Gudmundsson Retegui e Vitinha tutti in campo è come schierare la Cavalleria e dare l'assalto al Museo Egizio di Torino.
E difatti malgrado questi tra tenenti e sottufficiali, senza considerare Chico Graziani bardato al polso come Carlos Monzon, il primo tiro in porta, di testa, lo ha lanciato il soldato semplice Bani.
Un primo tempo da crepacuore, con continui rovesciamenti di fronte, che ha fatto inorridire e dimenticare il noiosissimo Manchester- Liverpool di FA Cup del pomeriggio, con la Juve che sembrava l'esercito ucraino quando avanza di tre case e 20 metri.
Tant'è che dietro la porta del polacco sventolava una bandiera gialloblù e non capivo se era dell'Ucraina o del Parma.
Quando la lunga pausa pranzo era finita ed era già tempo di tornare a casa , il secondo tempo l'ho passato a combattere con le cuffiette e a non ascoltare Batticuore Brenzy il quale avrà sicuramente raccontato che avevamo conquistato tutto il Piemonte e sulla Mole sventolava già la bandiera Rossoblù.
Cosi non è stato perché le truppe d'avanguardia, non quelle adolescenziali Pisane, dopo un timido tentativo, si sono rintanate nelle vecchie e collaudate trincee e hanno aspettato i bombardamenti bianconeri che non ci sono stati se non due granate finite sul palo.
I tifosi della Juve presenti allo stadio aver mangiato popcorn e fatto selfies in pieno stile Nba, non hanno potuto che fischiare mentre quelli presenti a casa si erano assopiti sui divani in attesa della lasagna domenicale, che avrebbero fatto meglio a mangiare appena sfornata.
Il più sveglio avrà pensato quanto tempo ancora dovrà aspettare per rivincere uno scudetto, se al posto di corto muso, arrivasse il violinista a cui pare si ispiri.
Alla fine quindi, Gilardino porta a casa un altro punto con le cosiddette grandi, dopo aver regalato un tempo e un punto al Monza , in attesa di incontrare il Frosinone City reduce da 7 vittorie consecutive, chiudere la pratica salvezza, magari senza osare e accontentarsi di muovere la classifica, e concentrarsi sul nuovo campionato ammesso che resista alla tentazioni e alle lusinghe di altri clubs sacrificandosi un altro anno al Genoa prima di concedersi altrove.
Aver scoperto Messias terzino sinistro, rinunciare gioco forza a Sabelli, affidarsi alla vecchia guardia collaudata confermata e contrattualizzata, tenere in panchina Malinovsky e fargli fare la comparsata modello Zelensky, non è da tutti, come nel non essere stato notato dagli osservatori di mezza Italia.
Prendiamo Spence per esempio, che in due partite senza sapere una parola di italiano, usando sempre Babbel, e dicendo solo "Trofie Pesto", ha mostrato quello che Sabellao non ha fatto vedere in due anni, calzettoni strappati e abbassati compresi.
L'assenza di Sabelli provoca in Gilardino lo stesso senso di vuoto che aveva Silvio quando non si caricava, in groppa, Licia, trasformandola da Infermeria di Pronto Soccorso a Capogruppo al Senato.
Se non fosse stato squalificato, ieri sicuramente Francesco Cortese lo avrebbe relegato in panchina per far giocare il prestito inglese, giunto a Genova come Gift of Spur
Peccato che domenica il campionato è fermo per le nazionali e Spalletti non lo vede , altrimenti Mattarella potrebbe farlo pure Cavaliere alla prima occasione al Quirinale.
L'inglese con Vitinha ha già inscenato nei Genoani una sorta di reazione a catena, tant'è che pare si stia aprendo una petizione su Change .org.
"Riscattiamoli!", è il titolo scelto somigliante a quando si fanno gli appelli per i rapiti:
"Liberiamoli!".
"Perchè" si sono detti i lungimiranti e parsimoniosi genoani "non comprarci i prestiti?"
In effetti il ragionamento non fa una piega:
Essi hanno pensato:
Non potendo fare degli investimenti prima che la Covisoc intervenga, è partita la nuova moda tra i tifosi del Grifone:
"Se Gisella di Trevignano vede Madonne e moltiplica salami e mozzarelle perché Ottolini non può tramutare i prestiti in acquisti?"
Tant'è che il mio amico, quello delle formazioni per intenderci, sta dicendo e scrivendo in ogni dove che ha già parlato con Pablo, non Escobar ma Longoria, il boss del Marsiglia, per fare l'ennesimo sconto al Genoa.
Praticamente il Marsiglia compra a sue spese, poi presta al Genoa e ritorna di qualche spicciolo.
Mica fesso il Genoa Cfc ad aver trovato questo boccalone.
Dopo Kevin Strootman e Malinovsky, ora è la volta di Vitinha che l'Om , a detta di chi mi annuncia le formazioni ha già un prezzo scontato come sui cartellini da Zara ai tempi dei saldi.
Tocca a Orsolini ora, il quale finalmente ieri è stato visto e conosciuto dai juventini i quali quando era alla Juve si sono detti "Ottolini chi?"
A Genova di fatto ha spodestato Spors che timbra il cartellino modello statali 98%, e pare abbia chiesto il modello per la pensione anticipata da trascorrere in Brasile o al massimo in Portogallo, malgrado la tassazione cambiata e l'arrivo dei cugini di Casa Pound.
Intanto Gila, incurante degli elogi e stanco di cambiare formazione iniziale, nel secondo tempo ha fatto indietreggiare l'esercito di cartone, ha scavato la trincea e ha aspettato il nemico che era meno temibile di quel che si pensava e temeva.
Ora che Tudor è andato alla Lazio, Eziolino Capuano è pure quotato al Liverpool al post di Klopp, Gilardino può dormire sonni tranquilli e non ci resta che lui almeno per altre tre anni buoni in compagnia di tisane e camomille sempre più speziate ed effervescenti.
In più dobbiamo pure cominciare ad andare dal sarto per far spazio sulla maglietta, per la Stella che verrà a breve a stretto giro di contratto pluriennale, magari decennale.
In fondo abbiamo nell'ordine, "un Grande Mister in panchina, un grande psicologo nella testa dei giocatori e anche un Amico", tant'è che non si esclude una partecipazione fissa al posto di Tina Cipollari ad Amici.
Si prevedono altresì lunghi pomeriggi in poltrone e sofà insieme all'Artigiano della Qualità.
Gila che mi fa lo stesso effetto di Anna Mazzamauro, tanto che non basterebbero 10 Viagra in un colpo , nemmeno se si presentasse Charlize Theron a Venezia, me lo dovrò sorbire ("insieme al massimo altri 4-5") come Severgnini su la Sette.
Ieri infine in attesa del bus riparatore, il secondo tempo lo ho ascoltato alla radio nazionale con un occhio alla fermata giusta e con l'altra mano sui paesi bassi.
Dopo l'annuncio delle formazioni che mi hanno sconvolto come la chiamata alla leva, non avrei voluto che si fosse preso un gol all'ultimo minuto e si sarebbe potuta avverare un'altra profezia:
"La prossima volta che scrivete che abbiamo culo vi vengo a prendere"
Ma questa è un'altra storia e Gilardino stavolta non c'entra nulla.
Ianna