La vidi per la prima volta una mattina su Rai Tre.
E fu indubbiamente un bel risveglio.
Mi pare fosse su Agorà, un programma dal nome talmente bello per una trasmissione che somiglia al mercato del pesce ogni giorno a Chioggia.
Indubbiamente una bella ragazza, anche avvenente, dall'ahimè accento romano si affacciava nei salotti televisivi a commentare l'incommentabile, a discutere del nulla cosmico ,di una frase politica che avrebbe inscenato fiumi di inchiostro e dato inizio a show televisivi dalla mattina alle 8 fino a mezzanotte.
Ed è appunto a Mezzanotte al posto dell'immarcescibile Mannoni e dei suoi "Aoo ed eheh", che Monica per chissà quale grazia terrestre, approdò circa un anno fa.
Appena prima in tempo di Covid, la rividi sempre su Agorà una mattina collegata da una stanza buia, in mezzo a libri da dentro o sopra una libreria, segno distintivo di tutti i collegamenti a quei tempi ,nei quali se non avevi un libro alle tue spalle eri un ignorante.
Sembrava collegarsi da chissà quale città dell'est europeo visto il clima e l'ambientazione plumbea di quella stanza.
Forse era Kristine, la protagonista dell'indimenticabile Good Bye Lenin.
E così passò su Rai Tre dopo una parentesi di Giusy Sansone, con il tentativo di far dimenticare, ma non ci voleva molto, M'annoio Mannoni.
Aldilà dell'impegno per andare in onda sempre a mezzanotte, di prendere un taxi all'una e passa di notte, di invitare alla fine sempre gli stessi ospiti che hanno iniziato la giornata televisiva alle 8 del mattino come dei veri e propri camaleonti, Monica si è subito messa in luce per il suo accattivante sorriso, il rossetto rigorosamente rosso, vestiti sgargianti ma mai osè, fino a quando da un paio di settimane ha messo in mostra i suoi segni distintivi, che fanno di lei una perfetta donna:
Un paio di occhialoni rossi modello Jaruzelski e il sedersi nel bel mezzo della puntata, non su uno sgabello alla Alba Parietti, ma sulla scrivania a leggere notizie di agenzia.
Tutto qua?
Si, perchè Monica aldilà del suo innegabile esser carina, come contributo giornalistico da lo stesso input di Thorsby quando gioca.
Il suo punto di forza è lo sguardo fisso nella telecamera e un messaggio subliminale a tutti coloro che la stanno guardando:
"State vedendo quanto sono carina?".
Il più audace dei telespettatori ignari di questa sua peculiarità, a volte sintonizzandosi su Rai Tre perché afflitti da insonnia e alla ricerca vana di Marzullo e delle sue domande esistenziali per prendere sonno, a volte si potrebbero pure chiedere, " Vediamo cosa ci propone questa bella presentatrice".
E Monica non li smentisce mai, anche se la resistenza e la tentazione a non cambiare canale, dura al massimo 5 minuti:
Ciuffetto penzolante sull'occhio destro a darle più arie, occhiali inforcati il tempo di leggere mezza notizia, penna nello stessa mano come una provetta giocoliera , altro occhietto strizzante atto a estrapolare un concetto immaginifico, e poi gran finale per un geroglifico di parole da far invidia a Stefano Folli e Mario Ajello, quando ogni mattina ci "deliziano" con le loro menate di editoriali da 20 e più anni a questa parte.
La differenza tra Folli e la Giandotti è tutta qua:
Che l'ex del Corriere ha almeno la decenza di non presentarsi in tivvù, mentre Monica guardando fisso la telecamera ,non dicendo assolutamente nulla, trasmette al telespettatore la stessa domanda che la renderà per sempre famosa:
"State vedendo quanto sono carina?"
Un paio di sabato fa, è apparsa da Serena Bortone appena prima che le comunicassero di essere stata elegantemente licenziata, in nome del new deal della Ducetta_
Vestito marrone scuro modello fruttivendola da mercati generali, tre parole messe in croce e presenza tutt'altro che fondamentale.
Sposata con Stefano Cappellini, ex Riformista, ex tutto e ora inevitabilmente alla Fu Repubblica, Monica ha trovato la sua dimensione notturna almeno con una certezza se non due:
La prima è che aspettiamo il suo primo libro che forse presenterà anche nel suo stesso programma.
La seconda è che solo a Mezzanotte potevano darle un programma.
Stasera si è superata in uno slancio da Abercrombie:
Vestitone bianco modello sipario Sistina, occhialoni rossi immancabili e perfette scarpette rosse degne dell'armocromista di Elly.
Aridatece Marzullo che almeno non guardava fisso nella telecamera per dire, "Guardate come sono brutto".
Mal che vada, Cappellini un posto da Sambuca Molinari, alla bella mogliettina glielo trova.
ps: Edo perdonami ma in compenso posso offriti il suo numero telefonico e augurarti che sia la tua 234esima fidanzata😅
Ianna