mille mila volte non ho condiviso comportamenti di singoli o gruppi di genoani… mai mi sono vergognato di esserne parte.
Certamente ci sono genoani con i quali condivido nulla, indipendentemente abbiano commesso errori. Difficile commetterne peraltro dai più, vivendo nell’ombra e assistendo a qualche partita rispetto a chi mangia e beve Genoa agendo giornalmente in quel contesto.
Sono purtroppo maggioranza come abbiamo ben visto negli ultimi vent’anni ma anche prima quando sentimmo “Fossa Fossa vaffanculo” oppure leggemmo “Aldo, i veri genoani sono con te”.
Delusioni cocenti, come i recenti ringraziamenti al peggiore a mezzo Gazzetta dello Sport o il negare avesse fatto debiti (con il solito refrain “non siamo commercialisti”, caro a qualcuno anche qui sopra a proposito di presunte “vergogne”).
Tutto quanto sopra non sposta di una virgola l’amore verso il Genoa in quanto l’appartenenza trascende i singoli aspetti, per quanto rilevanti, di un tutt’uno che sento mio e di cui faccio parte, mi piaccia o meno.
Lo stesso vale per l’Italia (con un trasporto non paragonabile).
A parte che nella vicenda richiamata doriani e federazione c’entrano solo come fastidi aggiuntivi (per il godimento nell’accanirsi dei primi e l’arroganza dei secondi nei confronti non del colpevole ma del Genoa in quanto comunità) ma la puttanata la fece inequivocabilmente il presidente e semmai i genoani boccaloni, me compreso, ad andargli parzialmente dietro.
Se poi si tratta di trovare motivi di dissociazione dall’Italia ce ne sono di ben più seri e profondi. Mai sufficienti, analogamente, a rinnegare il Paese in generale e, nello specifico, la nazionale di calcio.
In nome dell’esterofilia poi… come se i cecoslovacchi non fossero “sapiens sapiens” come gli italiani oppure ci fossero comunità migliori o peggiori per etero definita superiorità morale o di qualsivoglia natura.
Nessuno contesta la sensibilità personali e simpatie. Liberi e sinceri si teorizza bellamente che siccome l’allenatore non piace (quando invece è l’ideale in una situazione come si sta delineando la nostra come dimostrato dai fatti) allora del Genoa “frega un cazzo”.
Ognuno tifi svizzera, cechia, israele o burkina faso se gli aggrada ma non venga a menarmi il belino… per cortesia.
Fatevi un giro per le TV europee e vedrete come su 10 spot ce ne sono dieci che fanno leva sullo sciovinismo con tette e culi belli stretti nelle divise delle nazionali.