edoardo777 😋
È stato o si è definito , pochi giorni fa in TV, un "compagno scout."
Forse voleva dire naif, non so.
Io credo che se si è prestato ad interviste ad minchiam,nei salotti buoni della città e verso il potente di turno , non è nemmeno un "compagno "che sbaglia.
IannA

    Ianna Non era la domenica di Genoa Siena, dove forse si assistette alla più grande vergogna di Stato Rossoblù

    Io penso che Genoa-Siena sia una pagina come tante della storia del Genoa.
    Tra l'altro una replica di un Genoa-Monza dei tempi bui della B, solo con Sky a fare la morale.
    Anzi Genoa-Siena fu pure più pacifica perché vennero chieste le maglie, col Monza volavano seggiolini.

    Mi sono sinceramente vergognato di più in C con Fabiani a farmi dare i rigori con la Pro Sesto, a fare 0-0 a Firenze in una partita surreale...

    Ma per carità ognuno ha la sua sensibilità.

      Ianna
      Come ben sai condivido con te la "ruvidezza" di essere 'contro'. Ciò che abbiamo vissuto come piazza rasenta la follia, come quella che vede gli italiani bistrattati ovunque affidarsi a chi delle regole e dei principi se ne fotte. Il tuo concittadino trattato come un re da pennivendoli da mezz'euro al mese. Ce la siamo tirata la zappa sui piedi. Lasciando praterie abbandonate a sporchi affari locali e nazionali con la connivenza di politica e società. Come concedere di non avere una licenza come se fosse un impegno titanico.
      Per quanto riguarda la nazionale ho opinione meno ruvida. Nel senso che è comprensibile il tifo per il proprio paese nonostante quello che hai detto tu. Non ne farei una battaglia campale. Ma ovviamente occorre essere critici verso un movimento che ha demandato agli sciacalli italiani la gestione di succhiare risorse invece di crearne.

      • Ianna ha risposto a questo messaggio
      • Bruce ha messo mi piace.

        Ciao Pasquale condivido parzialmente il tuo post. I tuoi scritti sono sempre fonte di riflessione.
        Genoa Siena non la considero una pagina da condannare, la nazionale non mi appassiona, l'ho festeggiata nel 1982 forse perché all'epoca ero un ragazzino, mi ha lasciato indifferente la vittoria del 2006 e dell'ultimo europeo. Non mi sento di tifare contro. Con tutti i difetti e i pregi mi sento italiano.

        Io credo di aver festeggiato solo l’Italia 82 perché ero ancora un bambino. Non ho mai seguito poi con lo spirito del “tifoso” la Nazionale fino a Italia 90. Da USA 94, l’anno della “discesa in campo”, ho cominciato ad avvertire una vera e propria repulsione per la Nazionale Italiana che si è prolungata fino ad oggi. La cosa bizzarra è che questa repulsione la provo esclusivamente per la Nazionale di calcio. Senza esserne tifoso, seguo le Nazionali negli altri sport con molta più simpatia. Con quella di calcio proprio non mi riesce. Anzi, ho apprezzato gli ultimi due Mondiali perché l’assenza dell’Italia mi ha evitato tutto il carrozzone mediatico che solitamente ne consegue

          mashiro io metto sempre in serie b genoa-siena dove il siena già promosso faceva di tutto per farci pareggiare e siamo riusciti a farci praticamente goal da soli per perdere. Genoa di Torrente, retrocessione in C ripescati e poi avvento di preziosi (che era in tribuna con tutti i capi della tifoseria intorno).
          Genoa siena con le maglie alla fine è stata una cosa plateale ma pacifica. Al massimo è da capire perchè i giocatori hanno ceduto alla richiesta. Mi ha dato più fastidio lo sciopero del tifo in partite chiave per la salvezza quando serviva spronare quelli in campo, ma no li silenzio e richiesta di non entrare allo stadio.

          Ianna

          Ciao Pasquale-mai-banale. Ognuno ha la sua testa ed e' libero di appassionarsi a cio' che crede e di dipingere il proprio quadretto del "Genoano ideale", piuttosto che "buon Cristiano" o "buon Compagno" o "buon padre di famiglia". La tua liberta' di pensiero finisce quando ostacola la mia, per cui viva il pluralismo delle idee sempre senza che non si scenda a talibanismi vari. Vietato vietare.

          Io non mi appassiono per la nazionale di calcio, la penso come molti hanno gia' scritto sopra e non mi dilungo, anche perche' in fondo chi se ne frega. Mi ha fatto pensare il tuo ragionamento sul "mio mondo Genoano", anch'io - e credo che valga per molti se non per tutti - ho in testa il quadro de "Il mio mondo Genoano" ma negli anni ho scoperto che, invece di essere una chiave che descrive un insieme universale, si adatta a pochissimi individui e pertanto e' una definizione estremamente selettiva. Per questo sono legato a questo spazio.

          Tornando alla nazionale di calcio, non le attribuisco molta importanza per cui per me non e' elemento essenziale per definire se un Genoano e' o non e' parte del "mio mondo Genoano".

          Ultimo punto. Ho vissuto circa 30 dei miei 55 anni fuori dall'Italia ma tifare contro l'Italia non mi riesce, mai e in nessuno sport. Non ho mai visto la Nazionale italiana giocare dal vivo, due mesi fa quando e' venuta a giocare qui al Met Life Stadium mi avevano regalato i biglietti e non ci sono neppure andato, ho provato spesso fastidio a vedere certi giocatori con la maglia azzurra, ma tifare contro non mi e' mai successo. Ciao.

            AleR tifare contro

            Tifare contro lo concepisco solo per strisciati e Giuve, per gli altri, se proprio devo, c’è solo indifferenza. Siano esse squadre o persone: l’indifferenza è peggio dell’odio 😉

            • AleR ha messo mi piace.

            Nel Nostro Mondo Genoano, cose normali per gente speciali (cit.), Ianna e QdM hanno un'importanza "vitale".
            Il 2005 e' stato sicuramente lo spartiacque, il fossato ormai invalicabile (almeno per me), per riuscire a tifare la nazionale di calcio. Non che prima di quella data fossero rose e fiori ma, come descritto da molti, l'ultima volta fu l'82 ancora da bambino.
            Ero a St. Tropez per una regata di vela, la sera riesco a farmi prestare una macchina per venire a vedere Genoa - Venezia, arrivai a partita finita per la concomitanza di un raduno Harley-Davidson che blocco' tutte le strade in uscita, ma la festa fu indimenticabile. Ritorno l'alba seguente e partiamo per la Giraglia: 48 ore dopo la notizia "mazzata" una volta ormeggiati a Genova...il resto lo conosciamo.
            Da quando risiedo in Florida sono riuscito a tornare per tre brevi parentesi estive. Su richiesta di mio figlio (nato a Zena nel 2015, perche' non mi fido del sistema sanitario gringo 😆) un giorno lo portero' a vedere una partita del Genoa. Nel frattempo mi rende orgoglioso quando indossa di sua spontanea volonta' la "nostra" divisa e tifiamo Croazia negli eventi internazionali.
            @AleR: fammi un fischio se passi da Miami, non so se 4Mazzi sia ancora li, ma ora sono in giro per le Bahamas a rappresentare lo 0.02% 😂.
            Stay Well.

            MAU69 Non ne farei una battaglia campale.
            Nel "Mio mondo Genoano", non ho nemmeno minimamente pensato e scritto, che uno o tutti debbano avere le mie stesse percezioni o convinzioni.
            Ho impostato il ragionamento, associando al tema la nostra passione, la nostra squadra, mettendola sempre e comunque al centro e non di lato, per opportunità o per patriottismo.
            Ma a quanto pare, mi sono espresso male anche perchè forse i pensieri esposti alle 3 di notte sarebbero esplicati meglio, se divulgati alle 6 di mattina.

            Lungi da me il "convincere" qualcuno o il maldestro tentativo di "instradare", tentativo fallito anche se il ragionamento lo si associa al Genoa, che dalle vostre risposte ho percepito vi sta (giustamente)più a cuore delle Nazionali Spalletti e Mancini.

            FerrettiLindo1893 Da USA 94, l’anno della “discesa in campo”, ho cominciato ad avvertire una vera e propria repulsione per la Nazionale Italiana che si è prolungata fino ad oggi.
            E bene fa Lindo (un nome una garanzia),a ricordare ciò che mi era sfuggito e che puntualmente si sta verificando in questi mesi e spero non nelle prossime settimane.
            L'acquisizione di uno slogan per un partito politico, facendo leva sul nome e sul messaggio trasversale che si è voluto dare, tanto che per un certo periodo molti, per non confondersi e per non sviare, scrivevano Forza Azzurri.
            Una prassi che anche in caso di vittoria, ha portato Bonucci a fare il Ministro degli Interni, la Ducetta recentemente sfruttare il volley e addirittura il rugby per mere espansioni propagandistiche spacciate per inevitabile "partecipazione".

            Non solo perchè "al carrozzone che va avanti da se", ci sono da aggiungere le vagonate di italica retorica a tutti i livelli e su tutti gli schermi, che cade in una blasfemia lessicale da mani nei capelli.
            Non ultimo credo ma è una mia sensazione, che tange solo in parte i Genoani causa Retegui, è il seguito che molti se non la stragrande dei tifosi italiani, è che la loro partecipazione attiva sia solo per dimostrare agli altri tifosi, di come quel blocco di giocatori di cui usufruisce il selezionatore, sia la scusa e l'atto per deridere o criticare le scelte fatte in nome della propria squadra di club.

            Ma una cosa la ho capita😄
            E' come se qualcuno andasse ad una festa o ad un party dove danno la partita della Nazionale.
            Indossano il frac o il vestito delle grandi occasioni e sotto la camicia ben nascosta , portino la maglietta azzurra.
            Se la sbottono all'altezza del cuore lascio intravedere lo stemma e lo sfoggio, ma solo se l'occasione lo propone.
            Se invece chiudo accuratamente la camicia fin sotto il collo, è perchè l'occasione (e la sconfitta), non lo ha permesso.
            In fondo sotto la camicia di ognuno di voi, legittimamente, portate una maglietta dell'Italia.
            Io che adoro le camice, non porterò nessuna maglietta se non quella della salute😂

            Ianna

              Ianna Indossano il frac o il vestito delle grandi occasioni e sotto la camicia ben nascosta , portino la maglietta azzurra.

              No, no. A me sta proprio sulle balle la Nazionale di calcio italiana. E, ribadisco, solo quella di calcio (Retegui o meno... anche perché fosse stato una "bandiera" ancora ancora, ma qui parliamo di un oriundo semplicemente di passaggio al Genoa in attesa di un palcoscenico migliore). Però non sfocia in odio tanto da tifargli contro. Mi lascia totalmente indifferente. Al gol di Zaccagni, l'altra sera, non mi sono incazzato come nelle 834 volte in cui il Genoa quest'anno ha preso gol dopo il 90°. Mi è sfuggito un laconico "Che culo!" a prescindere che il pari fosse meritato o meno e ho spento il tv

                edoardo777 Intendevi Vesper Lindt interpretata da Eva Green,

                Non so chi sia se mi illumini ti ringrazio.

                mashiro Ma per carità ognuno ha la sua sensibilità.

                Agli occhi nostri come scrivi te quella non è stata forse la peggior perfomance, ma agli degli altri (e da qui il mio parallelismo)sicuramente lo è stata.

                AleR ma negli anni ho scoperto che, invece di essere una chiave che descrive un insieme universale, si adatta a pochissimi individui e pertanto e' una definizione estremamente selettiva.
                Bella riflessione che mi da lo spunto di buttarla in politica☺
                Te la risparmio perchè è contorta.
                Chissà che stanotte o domani alle 6, lontano da occhi indiscreti non la butti giù.
                Ianna

                  mille mila volte non ho condiviso comportamenti di singoli o gruppi di genoani… mai mi sono vergognato di esserne parte.

                  Certamente ci sono genoani con i quali condivido nulla, indipendentemente abbiano commesso errori. Difficile commetterne peraltro dai più, vivendo nell’ombra e assistendo a qualche partita rispetto a chi mangia e beve Genoa agendo giornalmente in quel contesto.
                  Sono purtroppo maggioranza come abbiamo ben visto negli ultimi vent’anni ma anche prima quando sentimmo “Fossa Fossa vaffanculo” oppure leggemmo “Aldo, i veri genoani sono con te”.

                  Delusioni cocenti, come i recenti ringraziamenti al peggiore a mezzo Gazzetta dello Sport o il negare avesse fatto debiti (con il solito refrain “non siamo commercialisti”, caro a qualcuno anche qui sopra a proposito di presunte “vergogne”).

                  Tutto quanto sopra non sposta di una virgola l’amore verso il Genoa in quanto l’appartenenza trascende i singoli aspetti, per quanto rilevanti, di un tutt’uno che sento mio e di cui faccio parte, mi piaccia o meno.

                  Lo stesso vale per l’Italia (con un trasporto non paragonabile).
                  A parte che nella vicenda richiamata doriani e federazione c’entrano solo come fastidi aggiuntivi (per il godimento nell’accanirsi dei primi e l’arroganza dei secondi nei confronti non del colpevole ma del Genoa in quanto comunità) ma la puttanata la fece inequivocabilmente il presidente e semmai i genoani boccaloni, me compreso, ad andargli parzialmente dietro.

                  Se poi si tratta di trovare motivi di dissociazione dall’Italia ce ne sono di ben più seri e profondi. Mai sufficienti, analogamente, a rinnegare il Paese in generale e, nello specifico, la nazionale di calcio.

                  In nome dell’esterofilia poi… come se i cecoslovacchi non fossero “sapiens sapiens” come gli italiani oppure ci fossero comunità migliori o peggiori per etero definita superiorità morale o di qualsivoglia natura.

                  Nessuno contesta la sensibilità personali e simpatie. Liberi e sinceri si teorizza bellamente che siccome l’allenatore non piace (quando invece è l’ideale in una situazione come si sta delineando la nostra come dimostrato dai fatti) allora del Genoa “frega un cazzo”.

                  Ognuno tifi svizzera, cechia, israele o burkina faso se gli aggrada ma non venga a menarmi il belino… per cortesia.

                  Fatevi un giro per le TV europee e vedrete come su 10 spot ce ne sono dieci che fanno leva sullo sciovinismo con tette e culi belli stretti nelle divise delle nazionali.

                    Ianna Non so chi sia se mi illumini ti ringrazio.

                    Non è importante, ma te lo devo.
                    Il riferimento è "Casino Royale", il più bel film della saga 007, girato nel 2006. Vesper Lindt sarebbe l'ennesima protagonista femminile da etichettare come "Bond girl". Ma succede che una buona sceneggiatura e una straordinaria interpretazione di Eva Green la trasformino in un personaggio a tutto tondo, che esce di prepotenza dagli stereotipi.

                    4Mazzi Ognuno tifi svizzera, cechia, israele o burkina faso se gli aggrada ma non venga a menarmi il belino… per cortesia.

                    Ecco appunto 😁 sottoscrivo a caratteri cubitali

                    Ianna
                    Come ben sai io sono con te o vicino a te. Un 2% diventato quasi 7 per motivi di pan per focaccia.

                    • MAU69 ha risposto a questo messaggio
                    • Ianna ha messo mi piace.

                      FerrettiLindo1893 Sono perfettamente allineato sulle posizioni di Lindo: mi sta sulle balle la nazionale italiana di calcio, anche e forse soprattutto per il carrozzone mediatico che la circonda soprattutto in occasione dei grandi eventi.
                      Un carrozzone con alla base un atteggiamento nazionalista e celebrativo che purtroppo, a seguito dei fantastici risultati ottenuti agli ultimi europei, mi pare stia attecchendo anche in ambiti finora ignorati, come l'atletica.

                      4Mazzi In nome dell’esterofilia poi…

                      Condivido tutto quello che hai scritto, e questo estratto ancora di piu'. Nel mio mondo, non c'e' spazio per esterofilia e - se vogliamo - ancora meno per nazionalismo e sciovinismo, o per le derivate seconde che portano al provincialismo o addirittura al campanilismo. Sono due estremi opposti figli della stessa impostazione da fette di salame sugli occhi.

                      Pertanto nella mia vita mi sono ritrovato ad emozionarmi in alcune circostanze ad emozionarmi a vedere una scritta "Ubi Italicus ibi Italia" (circolo Italiano di San Paolo, Brasile) e sbattermene altamente i coglioni al sentire l'inno prima delle partite della nazionale. Mi emoziono sempre al vedere la bandiera argentina in Plaza de Mayo a BsAs ma ho goduto come un riccio quando e' stata eliminata dal gol di Bergkamp nel 98. Allo stesso tempo, mi manda letteralmente fuori di cotenna una pubblicita' struggente sulla albiceleste della birra Quilmes lanciata proprio per i mondiali del 1998. Spesso me la vado a cercare in rete per rivedermela.