Dico la mia.
Una lista di mezze verità non si sommano e non sono sufficienti a descrivere una realtà complessa.
Per questo il calcio ci piace(va) così tanto.
Nessuno nega l’attitudine attendista di Gilardino e la sua tendenza a sbilanciarsi indietro.
Con Acarino, Bruce, Grushenko, Antonio e Piero eravamo un anno fa a Udine e bestemmiavamo per l’attendismo sui cambi, peraltro ceffati una volta decisi. Perdemmo due punti e non furono gli unici.
Allo stesso tempo, a parer mio, è abbastanza oggettivo come le squadre a disposizione di Gilardino abbiano caratteristiche tali che il tipo di gioco applicato sia quello più adatto agli interpreti disponibili.
Ieri, per esempio, abbiamo visto Retegui servito su imbucata di Lookman e tiro da fuori di Ederson e Samardzic. Se mi fate la cortesia di indicarmi giocatori non forti uguale ma con quelle caratteristiche disponibili negli ultimi due anni, vi sarei grato.
Gilardino allena da poco ma gli riconosco di aver fatto rendere una squadra con determinate caratteristiche al meglio delle sue possibilità prima venisse smobilitata in due settimane (a campionato iniziato) per trovarsi con una valanga di infortuni che avrebbero ucciso un toro così come è puntualmente avvenuto.
Nel derby ha sbagliato il primo tempo e la sostituzione di Badelj… se inseriva De Winter e non Matturro vincevamo 1-0 ma sarebbe cambiato nulla in campo e molto nelle “penne”.
Avrebbe dovuto imporsi sul mercato? Forse anche si ma abbiamo visto come si è svolto sto belin di mercato con la diatriba tra controllati e controllanti che ha impedito di sostituire (alla meglio) giocatori determinanti.
Dire che Gilardino non sia centrato un cazzo e dobbiamo l’anno scorso interamente a Gudmunsson è, sempre a mia modesta opinione, l’ennesima “mezza verità”.
Ogni volta che proviamo ad alzarci quindici metri ci infilano come tordi, succedeva l’anno scorso e due anni fa… con la differenza che in B sbagliano gol fatti mentre in A ne inventano da niente.
Ai fenomeni in panchina non ho mai creduto così come ho sempre dichiarato di credere alla continuità tecnica per principio. Il problema non è Gilardino ma essere stati costretti a guardare la bisciuetta (la cassa) e non il campo. Investendo avremmo potuto cambiare in profondità la rosa e non semplicemente scambiare le cessioni al ribasso, come è stato fatto col problema di avere sempre quattro o cinque infortunati fondamentali in contemporanea.
In queste condizioni ci vuole il mago zurlì… continuo a preferire lui per quanto ha dimostrato di avere il gruppo attuale in mano. Se poi arriva fracazzo da Velletri e fa diventare Frendrup un giocatore da inserimento e tiro, oppure Martin e Sabelli/Zanoli degli aratri da cross dal fondo per il rimorchio, oppure Badelj un frangiflutti a fermare le azioni di rimessa degli avversari in campo aperto, sarò felice perché di aver ragione importa un cazzo ma del Genoa tantissimo.