Il problema non è il Messias ma il principio di ingaggiare calciatori di questo tipo, in uscita da una “grande” sui trent’anni con ingaggi pesanti e contratti pluriennali.
Il tema fisico o caratteriale, la “scommessa”, dev’esserci per forza perché in caso contrario, difficilmente vengono in una squadra come la nostra. Proviamo ad andare a chiedere Çalhanoğlu all’Inda o Anguissa al Napoli, per fare degli esempi, e scegliamo tranquillamente il numero del tram al quale attaccarci.
Le scommesse, per definizione, devono prevedere innanzitutto di essere perse senza soffrirne perché diversamente non vanno fatte, punto.
Nel caso di Messias il problema non è giudicare col senno di poi se è andata bene o male, ma comprendere, da parte della società in fase di acquisto, come un giocatore di quel tipo non debba risultare decisivo in caso di fallimento.
L’anno scorso, in condizioni simili, te la sei cavata con il Gondone a sobbarcarsi il lavoro in avanti, e ci poteva pure stare. Molto meno quest’anno dove hai compromesso la fase offensiva della squadra, scommettendo sul recupero di un calciatore che aveva già abbondantemente dimostrato grande fragilità dal punto di vista fisico. Perché un conto sono le visite di idoneità dove potresti pure non esserti accorto di un’infiammazione ai tendini, per quanto ne sappiamo possono anche aver contato di risolverla curandolo, un altro poggiare gran parte del peso offensivo sullo stesso soggetto dopo che il problema è conclamato e osservato per dodici mesi.
Dato per assodato, nessuno lo ha mai smentito, l’ingaggio interamente a carico del Genoa la scommessa in questione era sbilanciata per peso tecnico ed economico, quindi perderla ci ha fatto male. Questo è il problema dal mio punto di vista e prendersela con Messias è un po’ come sparare nelle gambe a un cavallo che non si è piazzato per non voler ammettere di quanto si è stati coglioni a mettere mille euro facendosi attrarre da una quota interessante messa lì apposta da un buon allibratore… se hai perso sereno te ne fotti, oppure hai una ludopatia da curare.