Sentito il tonfo? Siamo tornati sulla terra e abbiamo preso una bella botta.
Posso dire che me lo aspettavo? Ieri mattina mi sono svegliato con una sensazione che avevo un po' perso durante lo scorso campionato. Un malessere che mi ha accompagnato per tutto il giorno. Un malessere che conosco bene e che, generalmente, mi prende quando "sento" che al Genoa andrà male, non solo che perderà la partita, ma che darà il peggio.
Me lo aspettavo, perché quando una squadra fa un filotto di risultati casalinghi come quello dello scorso campionato dall'avvento di Gilardino in poi, è altamente probabile che alla prima casalinga del campionato seguente arrivi la sconfitta. Se quella squadra si chiama Genoa ciò che è altamente probabile diventa matematica allo stato puro.
Me lo aspettavo dopo avere letto la conferenza prepartita di Gilardino. Me lo aspettavo dopo avere letto la formazione riportata dal Secolo, che non la azzecca solo se succede qualcosa nel preriscaldamento. Mi domando sempre chi sarà la gola profonda, la Linda Lovelace che informa puntualmente il XIX, ma alla fine conta poco per me conoscere la risposta. Certo, se fossi Blazquez quella risposta la vorrei ad ogni costo.
Quello che non mi aspettavo, vista la cornice di pubblico, i 27.777 abbonati e la presenza dello stato maggiore dei 777 al completo, era vedere un gruppo di pulcini bagnati sfidare il lupo cattivo. Lo so, è molto Genoano attendersi giocatori che lottano con la bava alla bocca e perdono perché inferiori all'avversario, ma dopo avere dato tutto. È successo tante volte e questo atteggiamento ha contribuito a mitigare la delusione, lo sconforto che ci prende dopo una sconfitta.
Capisco che prendere due goal in pochi minuti sia stata una bella mazzata. Capisco le assenze, anche su dubito che la presenza in campo di KS8 e Sabelli avrebbe potuto cambiare le cose. Matturro, se disponibile, avrebbe trascorso la serata in panchina insieme a De Winter, d'altronde è stato buttato allo sbaraglio in una delle trasferte più insidiose della scorsa Serie B e poi è sparito dai radar. Malinovskyi ha appena firmato, quindi non era disponibile. Se avesse aspettato ad accettare oggi probabilmente avrebbe firmato per il Monza. Messias è infortunato e, Gilardino docet, non si sa quando diventerà disponibile. Gli altri sono inadeguati o con le valigie in mano, sperando che qualcuno se li prenda. Però aspettiamo fiduciosi che il Napoli ci molli Zanoli e il Milan ci presti Colombo, oppure che la Cremonese si decida a venderci Valeri, magari prendendosi Coda in cambio.
Queste mie considerazioni sono sicuramente alimentate dalla rabbia per avere perso contro una squadra che detesto, guidata da un allenatore che mi sta pesantemente sulle palle. Speravo in un pareggio e mi aspettavo la sconfitta, ma non in questo modo. Ci vorrà un po' per smaltire l'amarezza. Un mio carissimo amico ed ex collega, fedelissimo abbonato in Nord, mi ha scritto ieri sera che il nostro campionato non è contro la Fiorentina. Giusta considerazione, ma siccome non lo sarà neppure contro Lazio, Roma, Inter, Milan, Juventus e Napoli, alle quali si potrebbero aggiungere un discreto numero di squadre della fascia di mezzo con le quali storicamente soffriamo, mi domando se ne restino un numero sufficiente per fare i 40 punti che sono l'obbiettivo dichiarato di Gilardino.
Mashiro ci invita a stare calmi, perché non saremo questi. Mi aggrappo a questo messaggio come se fossi un naufrago in mezzo all'oceano.
Un grande abbraccio rossoblu!