Cari qudiemmers, ho ricevuto una delega da un mio familiare azionista a partecipare all'assmblea dei soci del Genoa svoltasi testé.
Nella prima parte si è votata la nuova composizione del CdA con l'ingresso di due persone di fiducia del presidente Sucu, uno esperto di parte sportiva e uno esperto di ecommerce (ha detto che ha centuplicato i ricavi del suo mobilificio nelle vendite online in poco tempo).
Dopodiché si è discusso il bilancio. Io sono andato lì molto presto per averne lettura, ma fino alle 9.30 sono stato tenuto fuori dal cancello. Anzi, ho parcheggiato dentro e poi sono stato accompagnato all'uscio. Francamente mi sarei aspettato un po' di buona educazione in più. Avendo quindi solo mezz'ora per leggerlo ed essendo completamente fuori dal mio ambito di competenza, posso solo riferire quel che ha detto il dott. Vincis presentandolo, dicendo che abbiamo avuto delle criticità dovute agli ammortamenti sospesi "ex Covid" che sono poi picchiati nei bilanci attuali, ma che tutte le voci riguardanti i debiti con banche, erario, agenti eccetera, mostrano tutte inequivocabilmente una diminuzione e che il debito netto che è partito da oltre 200 milioni alla fine dell'era Preziosi, è sceso a 130 e che dovrebbe scendere ulteriormente con le più recenti cessioni. Naturalmente, "balle cattu, balle vendu". E' roba di cui non capisco nulla e quindi avrebbe potuto facilmente raccontarmi quella dell'uva e mettermi le braghe dalla testa.
Da registrare l'intervento di un tal dottor Di Scio (mi perdonerà se il nome è imrpeciso) che rappresenta 777 Italia, quel che resta del vecchio proprietario del Genoa, al 23%, che naturalmente ha votato contro tutto ad alzo zero, dicendo che è tutto sbagliato, tutto fuori regola, tutto una merda ma, comprensibilmente, era il suo ruolo in scena, visto che immagino che poi tutti i lunghi memoriali che ha depositato in assemblea saranno carne da tribunale. Mi è sembrato comununque un uomo molto competente e molto garbato e si è limitato ad interventi molto tecnici (che non riporto, perché non ci ho capito un cazzo), cosa per la quale è stato anche ringraziato dal board.
C'è stata poi la nomina del nuovo collegio sindacale.
Si è poi aperta una spiacevole e imbarazzante parentesi con la votazione sulla decadenza del professor Zangrillo da consigliere di amministrazione, in sostanza una vendetta personale di Blazquez, perché in pratica negli atti della causa penale per truffa contro Blazquez sono state depositate delle conversazioni avvenute per chat con quel tale Paul Mann di banca Moelis in cui, oltre ad usare qualche espressione un po' colorita nei riguardi di Blazquez e Ricciardella, venivano scambiati dei documenti riservati afferenti al board e vincolati al ruolo di lealtà e riservatezza che il professor Zangrilo avrebbe dovuto avere verso la società.
Io sono intervenuto chiedendo se questo Paul Mann avesse o no un mandato a vendere il Genoa e mi è stato risposto di no, che era a tutti gli effetti un soggetto terzo (cosa che poi il professor Zangrillo nella sua arringa ha smentito). Devo dire che è stato un momento di grosso imbarazzo, sottolineato da molti di noi, con un magistrale intervento del professor D'Angelo, la cui cultura e statura di giurista non scopro io, ma che in qualche modo hanno portato ad espungere dalla votazione l'altra questione che riguardava la possibilità da parte del Genoa di intraprendere azioni legali contro Zangrillo. Io ho votato comunque convintamente contro la decadenza, perché per quel che ho letto il professor Zangrillo cercava, assieme a quello che anche io ritengo fosse un interlocutore interessato a cedere il Genoa, una soluzione al casino in cui ci eravamo trovati. Francamente non so se, al posto suo, avrei fatto granché diverso.
Il voto più o meno ha spaccato l'assemblea in tre fra favorevoli, astenuti e contrari, con una certa prevalenza di astenuti.
Sono intervenuto dicendo (in sintesi) che a me delle loro liti non frega un cazzo, che loro passeranno e noi tifosi resteremo e che quel che ci interessa è che il Genoa venga gestito bene e che il professor Zangrillo è nato e morirà (speriamo il più tardi possibile) genoano e che quello stava li a fare, come noi piccoli azionisti rappresentiamo gli occhi dei tifosi e siamo la sentinella in assemblea dei genoani.
A fine assemblea Dan Sucu mi ha stretto la mano e mi ha detto che lui ha molto chiaro che ha bisogno di normalità e tranquillità e un clima diverso per fare andare bene la società, che non è genoano ma che ha abbastanza esperienza e buon senso per capirlo. Posso dire che, per i pochi minuti di conversazione e per quello che vale, mi ha fatto personalmente un'ottima impressione. E' un galantuomo, molto garbato, che ti stringe la mano con vigore e che ti guarda dritto negli occhi mentre ti parla. (e fra l'altro si è rammaricato per l'epilogo della vicenda Zangrillo, mi sembrava un po' in una situazione di imbarazzo di non voler sfiduciare il suo board ma anche consapevole della brutta vicenda).
Ripeto, facendo valere questa cosa quel poco che vale, un'impressione epidermica e poco più, Blazquez mi sembra un caudillo vendicativo, che se l'è presa sul piano personale, che voleva farla pagare a Zangrillo. Credo che la scelta di chiamare l'avvocato Rivellini con un ruolo di concierge dell'assemblea, visti i noti conflitti avuti con Zangrillo, fosse uno dei tanti colpi bassi per far fare a Zangrillo la parte dello sconfitto. Zangrillo si è comunque tolto la soddisfazione di chiedere all'avvocato a che titolo fosse in assemblea e se fosse per gli emolumenti che eroga Primocanale a cui poi avrebbe riferito.
Di converso Dan Sucu conferma di persona quel che sembra da lontano, una persona molto per bene e non uno sciocco. E questo, sarà poco, a me continua a rassicurare abbastanza. Penso che però la presenza di Blazquez, che è sicuramente un uomo molto intelligente e molto capace, ma che appunto non tollera il dissenso e genera un clima attorno a se di questa natura, non sia invece un bel viatico per una società ben gestita.
Tutto avrei pensato in vita mia di fare, tranne che un'arringa difensiva al medico personale di Berlusconi. Ma ho la tendenza da che esisto a schierarmi dalla parte degli sconfitti, soprattutto se non hanno colpa.