Greif1957 A me Ottolini non era simpatico a pelle, ma non lo considero il primo responsabile, perché un DS senza portafoglio può fare ben poco. In compenso ha lavorato duramente e direi bene nello smaltimento dei millemila giocatori a libro paga ereditati dalla gestione preziosiana
Caro Carlo è giunta l'ora non dell'Abissinia, ma dopo tanti anni e immensa fiducia di non essere, finalmente d'accordo con te. E te lo spiego con i fatti.
Questo dirigente calcistico era un signor Nessuno alla Juve, aveva avuto qualche frequentazione mi pare all'estero, ed è arrivato al Genoa armato di buone intenzioni.
Passo indietro:
Vero, sacrosanto, incontrovertibile il fatto che non abbia avuto a disposizione un budget decente da questa società, impegnata a ridurre il debito, credo sia eterno come quello pubblico italiano che "almeno"spende in armamenti con il 2.5% del Pil,, quindi se lo portano in un processo fantomatico, sarebbe assolto perche il "fatto (budget)non sussiste"
Ma, e lo ho scritto ieri mentre la mano mi tremava, facendo riferimento a Faggy che qualcosa fece e portò, il signor Ottolini nel suo Interregno mi scrivi per favore quale giocatore, di sua opera, di puro talento, di tocco felpato ha portato al Genoa?
Non me ne viene in mente nessuno.
L'unico che ha portato è sotto gli occhi di tutti:
Vitinhao, il cui solo cambiamento e apporto al Genoa, è stato il cambio di acconciatura modello trampolino da 4 metri.
Ti chiedo:
Le capacità di un Ds senza schei e palanche, possono andare altrove, si può inventare qualcosa, può individuare un mezzo, anche un tre quarti di pseudo calciatore, anche ravatto o da Riattiva?
La prova del suo lascito è in due prove che andrebbero bene di questi tempi pure a Garlasco:
Il comunicato stampa che ha rilasciato il Genoa CFC, sembra un necrologio.
Manca solo che scrivessero l'ora non del funerale, ma di quella che imbocca col sua auto e l'inseparabile Samsonite, Genova Est.
In più se fai un giro sulla Bibbia, alla Rametta e anche a Staglieno, non c'è un Genoano che lo rimpianga e dica o scriva, che è stato importante e fondamentale.
Insomma una meteora, una bolla di sapone che non ha lasciato nulla di suo al Genoa.
A ciò aggiungi, il paradosso tutto Genoano:
In piena crisi di classifica e di identità, al legittimo richiamo della Mamma Madonna, Prestolini ripeto leggittimamente, ha salutato la compagnia e si accaserà alla Juve, dove stanno preparando una scrivania e una sedia all'ultimo piano dello Juve Center.
i timbri e i tagliacarte sono già pronti.
A genova stanne certo, una targa ricordo sotto la sede o a Pegli, nessuno gliela dedica.
Pure a Sky quando lo intervistavano e parlava in politichese calcistico, non sanno chi sia e che ha fatto.
Un coriandolo in aria.
Ciao.
Ianna