edoardo777
“Balon, palo, fora: te se un coion. Balon, palo, dentro: te se un campion.”
Ieri è andata dentro, ma siamo questi: soprattutto quando dovremmo tenere il pallino in mano emergono limiti tecnici e caratteriali già visti con Lecce e Cremonese. Limiti che vengono dalla stagione passata e hanno comportato l’aborto estivo del cambio modulo e dei trequartisti. Sbagliato per i calciatori selezionati ma—se posso—anche per filosofia.
Al calcio si può giocare bene in mille modi, ma i Club hanno un DNA. Il nostro è quello dei lottatori/incursori: l’ambiente apprezza, sostiene e respira gente da battaglia e attaccanti da strappi. Se sei un campione, ben venga anche il giocatore tecnico—rigorosamente per poco tempo—ma devi essere di grande personalità oppure fuori scala.
I Carboni, Grønbæk e i giovani trequartisti non rientrano nel nostro standard. Ricordate Dario Morello? Non era Maradona, ma un attaccante da strappi sulla fascia e tiro secco.
Quindi, bene la qualità, ma over 25 e inserita in squadre d’assalto.
In questo momento i calciatori che tengono il campo in casa sono: Martin, Brooke, Frendrup, Masini, Vasquez, Østigard, Malinovskyi e Thorsby. Non metto Sabelli perché è alternativo a Brooke e, secondo me, uno tra Frendrup e Masini è di troppo se non vogliamo appiattire la squadra, almeno quando devi attaccare in casa. Inoltre Malinovskyi è giù fisicamente e subisce cali vistosi nei 90’.
Leali è un caso a parte, nel senso che emotivamente terrebbe anche, ma essendo piantato sulla riga di porta (come il 90% dei suoi colleghi) sta contribuendo allo psicodramma collettivo. Altro cromosoma tipico del Genoa CFC, di grande pericolosità quando si innesta.
Significa la necessità di un portiere, un difensore di personalità nei tre (mantenendo Marcandalli nelle rotazioni), un regista, una punta fisica e un attaccante di fascia alla Dario Morello.
Cinque giocatori, di cui tre—portiere, regista e uno dei due offensivi—buoni veri.
Tra cessioni e prestiti si può arrivare a otto o dieci uscite, a partire dai ragazzi che devono giocare perché hanno potenzialità come Venturino, Jeff e Fini. Non so come possano restituire Carboni e Grønbæk, che non servono a un belino nel Genoa (ndr), perché in altri contesti prepariamoci a sentirne parlare, as usual. Ci mettiamo Stanciu e Leali per arrivare a sette senza sforzo di approfondire. Riducendo il roster di due elementi. Se “investono” Frendrup come dice Mashi, per Pisilli, siamo a otto. Fine del mercato.
Nel frattempo a Udine, partita tosta contro squadra fisica: da cagarsi in mano a ogni cross in mezzo. Però sono anche le “nostre” partite attuali: in trasferta a dar battaglia.
Verona merda sempre.